Marco Trabucco
Abeat
Nuovo album
per il contrabbassista veneto Marco Trabucco la cui biografia racconta di folti
studi e approfondimenti con illustri insegnanti come Glauco Vernier, in prima
istanza, poi successivamente Curtis Lundy e Marc Abrams, nonché di esperienze
anche in ambiti non esclusivamente jazz. Un album inciso in quintetto con un
trio di base che include oltre al leader, al contrabbasso, anche Matteo Alfonso
al pianoforte e Marco Carlesso alla batteria e con ospiti Gianluca Carollo alla
tromba e Andrea Grezzo alla chitarra.
E’ un jazz, quello di Trabucco e del
suo combo, senza pretese innovative, senza spigoli improvvisativi, concepito
con un gusto, condensando musicalità e armonia ed eseguito con raffinata
professionalità strumentale. La scrittura dei sette brani inclusi nel cd è di
pregevole qualità e i temi sono coinvolgenti ed evocativi.
Il trittico
iniziale: “Cicles” “Otranto” e la title track, include gli elementi appena
citati e pone in evidenza il fine interplay che alberga nella dialettica del
gruppo, pur nel rispetto dei ruoli di primo piano che vengono riservati a turno
al contrabbasso del leader, autorevole, espressivo, impinguato di fine
liricità; alla tromba di Carollo, dalle venature struggenti e cool; agli umori
blues della chitarra di Grezzo. Il tutto supportato dal raffinato pianismo di
Matteo Alfonso, denso di contrappunti, ritmicamente essenziale, in cui il nostro
si mostra magnifico cesellatore di architetture sonore di rara fattura. Senza
dimenticare il drumming mai esorbitante ma sempre espresso con opportunità
disarmante, discreto, ma fondamentale, di Carlesso. I tre brani immergono
l'ascoltatore nel poetica musicale del contrabbassista veneto, una poetica che
si fa fluida fra accenni bop e dinamiche mainstream in “Green Dance” e che esalta
l'anima jazz di Alfonso.
Poi la snella ma intrigante struttura di “How Did The
Cat Get So Fat?” tra parti incalzanti ed interludi ballad che mi accompagna
verso la fine di un album che sa sempre farsi apprezzare ogni volta che lo
lascio in pasto al mio cd-player.
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