Rosario Di Rosa Trio
Nau
Nuovi
orizzonti espressivi si delineano nel linguaggio jazz del pianista Rosario Di
Rosa e del suo trio formato da Paolo Dassi al contrabbasso e all’elettronica e
da Riccardo Tosi alla batteria. L’approdo all’ etichetta discografica milanese
Nau Records, nata nel 2011 per volontà di Gianni Barone, sembra aver dato nuova
linfa creativa al musicista siciliano che comunque aveva già fatto notare le
sue qualità artistiche con le precedenti produzioni. In questo Pop Corn Reflection c’è qualcosa di più:
c’è voglia di innovarsi, di contaminare il proprio layout compositivo e di
tracciare percorsi inediti. Per fare ciò il trio arricchisce la propria
configurazione base (pianoforte-contrabbasso-batteria) con vari strumenti
elettronici ed esordisce in apertura delle selezioni in preda all’ossessione ritmico-tecno
di “Pattern n.74 – Serie” e all’urgenza espressiva della successiva “….And
Peanuts for All”. Ma è la traccia n.3 “Steve Reich Reflection” chiaramente
ispirata ad uno dei maestri del minimalismo a sorprendere per la sua struttura
articolata. A seguire sopraggiunge la magnificenza lirica di “Spring n.35” che mette
in evidenza, se mai c’è ne fosse bisogno, anche le capacità tecniche e la
sensibilità artistica, oltre che del leader, anche del binomio Dassi-Tosi. Il proseguo dell’ascolto, dei rimanenti brani, evidenzia il riproporsi degli elementi già evidenziati,
in un alternarsi di scrittura e improvvisazione, con ricorrenti passaggi di
stampo minimalista. Ed eccomi, allora, totalmente rapito dalla sfaccettata
struttura di “Hattori Hanzo Reflection” o dalle ricercate interazioni presenti
in “Variation on Schӧnberg’s
Klavierstὒcke op
19 n.2” variazioni sulla stessa opera scritte da Di Rosa. Un lavoro ambizioso, questo del pianista e del suo trio, ottimamente riuscito e di grande
originalità.
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