martedì 4 ottobre 2016

The Bell

Ches Smith  Craig Taborn  Mat Manieri

Ecm


Il batterista Ches Smith si è già rivelato, tra l’altro, attraverso il sue essere membro dei Tim Berne’s Skaneoil nonché da leader del gruppo These Arches. Ora approdato alla Ecm ci propone otto composizioni   a sua firma  eseguite con il pianista Craig Taborn e il violinista Mat Manieri. Il trio si muove attraverso un percorso  contaminato da vari elementi: il genero classico, l’improvvisazione jazz, la ricerca nel filone contemporaneo. L’apertura con la title track vede i tre intersecarsi con impulsi sonori, velati accenni di melodie, eruzioni percussive e laceranti sviolinate. Ma è “Isn’t it Over” due brani più avanti, a tracciare un tema breve ma sufficiente a delineare un tratto danzante che la viola di Manieri, prima, e il vibrafono di Smith , dopo, esplicano come fonte irrorante di una porzione improvvisativa che vedrà il trio in totale simbiosi. Poi il verbo espressivo sembra impinguarsi di ritmo brioso e armonia: è la volta di “Wacken Open Air” intensa, avvolta in un turbinio svolazzante. E’ un layout esclusivo, quello dipanato da Smith, Manieri e Taborn , non etichettabile, fantasioso e cangiante, come gli ambiti in cui si svela “It’s Always Winter Somewhere” quasi barocca in qualche passaggio ma al tempo stesso estrosa e ritmicamente sinuosa. Opera di grande pregio questa di Smith e soci che da qualche settimana dimora indisturbata sul mio player.

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