domenica 6 maggio 2018

Il quartetto The Sync e il trio di Sylvie Courvoisier al Torresino di Padova

Un altro appuntamento della rassegna del Centro D'Arte 2018.
di Giuseppe Mavilla

28 aprile 2018




Questa volta è stato una sorta di doppio concerto, quello svoltasi al Torresino di Padova il 28 aprile scorso, un'altra tappa della rassegna che ogni anno  Veniero Rizzardi, Stefano Merighi e Nicola Negri curano per il Centro D'Arte degli studenti dell' Università di Padova. Rassegne che raccolgono puntualmente fior di consensi, sempre strameritati, perché ogni anno nelle consuete location che ospitano i concerti, Sala dei Giganti di Liviano e Teatro Torresino, arrivano musicisti esponenti di quell'area più avant e più stimolante del jazz contemporaneo.

Lo scorso sabato 28 aprile ad aprire la serata è stato il quartetto The Sync, ensemble franco-americano che unisce due musiciste transalpine, la pianista Eve Risser e la flautista Sylvaine Hèlary, con due musicisti di Chicago: il violoncellista Fred Lonberg-Holm e il batterista Mike Reed. Trame musicali intense, piani sonori variegati in un ambient assolutamente libero. Una urgenza espressiva che ha generato tensioni, con la Hèlary che ha dato l'impressione di condurre il gioco attraverso l'ampia gamma di fiati e di acrobazie vocali, mentre la Risser ha riservato un ruolo percussivo al suo pianoforte, aggiungendo ritmo alle elettriche e a volte laceranti violoncellate di Lomberg-Holm e all'incessante drumming di Reed. Una performance che ha impegnato non solo chi stava sul palco ma anche chi ha ascoltato giù in platea, riservando anche episodi cameristici in alternanza a torrenziali incursioni free. Una proposta che ha generato dialettica non solo durante la performance fra i musicisti, ma anche nel dopo concerto fra i presenti. In definitiva la proposta del quartetto The Sync si è rivelata ricercata e intrigante, perché accomuna due coppie di musicisti provenienti da due culture musicali diverse e la sintesi che ne deriva risulta densa di creatività e libertà.

A seguire il trio della pianista Sylvie Courvoisier che ha presentato il suo recente progetto D'Agala di cui vi ho già raccontato nel precedente post attraverso la recensione del relativo album. Qui, di conseguenza, mi limiterò a raccontarvi di un concerto che ha visto in scena, accanto alla Courvoisier, una sezione ritmica di enorme prestigio, formata dal contrabbassista Drew Gress e dal batterista Kenny Wollesen. Due musicisti in perfetta sinergia con la pianista svizzera, uno spettacolo nello spettacolo ammirarne le gesta artistiche nei soli di cui entrambi sono stati protagonisti. Sono stati proposti buona parte dei brani presenti nell'album e si è ammirata una pianista il cui approccio al pianoforte ha rivelato diverse sfaccettature: da quella classica a quella più infinitamente avant che la porta ad agire anche all'interno del corpo dello strumento e si è apprezzato l'ampio spazio dedicato all'improvvisazione incastonata con schematica precisione nella struttura dei brani. 

Grande coinvolgimento del pubblico, i cui insistenti applausi hanno richiamato in scena il trio, per un'altra serata trascorsa a Padova da non dimenticare, tra gli amici del Centro D'Arte e questi straordinari musicisti.

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