lunedì 22 ottobre 2018

Secondo Solitario

 Alessandro Fedrigo

nusica.org


E' sul finire del 2011 che prende corpo un'idea di Alessandro Fedrigo, bassista. che predilige la chitarra basso acustica. Si tratta di nusica.org, etichetta discografica che ad oggi ha prodotto quattordici album, un catalogo inaugurato proprio dallo stesso Fedrigo con un lavoro per solo basso acustico intitolato Solitario, album di cui potete leggere la recensione qui. A distanza di sette anni arriva Secondo Solitario, nuovo capitolo del progetto del musicista di Treviso, in cui il nostro prosegue la sua esperienza, anche qui in totale solitudine, con uno strumento a quattro corde. E' un Fedrigo in totale simbiosi con il suo strumento, una condizione esclusiva che gli consente di esprimersi nell'intimo dei suoi sentimenti. Ed ecco allora, dopo l'iniziale “Nel vuoto” tutto dedito ad un uso estremo del suo strumento, “Marziana” dedicato alla moglie e “Fetita” scritto per la figlia. Due temi delicati prima sussurrati poi esclamati e pulsati con eleganza e decisione il primo; zigzagando e danzando il secondo, con dentro in entrambi la consueta porzione improvvisativa incastonata a perfezione e mai ostentata più di tanto. Per questo, c'è spazio e opportunità nelle due tracce intitolate semplicemente “Improvvisazione n.4” e “Improvvisazione n.5”. Poi c'è la ripresa di “Hipersteps” scritta dall'amico Nicola Fazzini, compagno di avventure musicali e altro nume tutelare dell'etichetta nusica.org. Una composizione che riprende la sequenza accordiale della famosa “Giant Steps” di Coltrane, qui restituita da Fedrigo in una versione straordinariamente intensa, intrisa della purezza del suono acustico. E ancora “Futuritmi” brano dal riff rockeggiante, scritta per l'XY Quartet, altra espressione della coppia Fedrigo-Fazzini. In chiusura l'articolata e cangiante “Hans” e la ricercata “Due Lune” un pò minimalista nei ritmi ma sofisticata nell'armonia. Il tutto in un lavoro concepito con raro equilibrio nei toni, nei suoni, nei tempi di durata dei brani,  in una riuscita sintesi tra scrittura e improvvisazione.

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