The Attic - Rodrigo Amado - Gonçalo Almeida - Onno Govaert & Eve Risser
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The Attic è uno dei tanti progetti che il sassofonista portoghese Rodrigo Amado ha in attivo, a coadiuvarlo il connazionale contrabbassista Gonçalo Almeida e il batterista olandese Onno Govaert. La Grande Crue è l’ultima produzione del trio che in questa occasione ospita la pianista Eve Risser, invitata speciale alla registrazione in studio di questo nuovo lavoro. La Grande Crue, è anche il nome di una serie di dipinti del noto Manuel Amado padre del sassofonista, alcune foto di questi dipinti sono riportati nel libretto accluso al cd, così come la foto di copertina è tratta da questi dipinti.
The Attic dispiega un’espressività decisamente free, aspetto che mette magnificamente a suo agio la Risser che inizialmente limita i suoi interventi al pianoforte con contributi accordali e qualche accenno a tecniche estese, per poi inserirsi e divenire, con decisione e autorevolezza, elemento di pari importanza nel dialogo a quattro che la performance esprime. Tutto ciò si diffonde gradatamente in “Corps” traccia d’apertura della selezione dove il dialogo tra i quattro si delinea sempre di più dopo un’intro per certi versi di studio. Il sax di Amado, che ribadisco anche in questa occasione va considerato come elemento di riferimento per il free europeo, trascina il gruppo, il ritmo si fa incalzante e Amado è protagonista di un passaggio di urgenza espressiva che alza il livello d'impatto dell’esecuzione.
Il free di Amado nasce estemporaneamente durante l’esecuzione con una struttura di base in qualche modo già delineata, i brani sono ricchi di energia e l’elemento pianoforte è utile sia nell’arricchire il fronte sonoro sia nei dialoghi. Ne è un esempio “Peau” con il ritmo ostinato del contrabbasso di Gonçalo Almeida contrappuntato dal pianoforte della Risser e poi spazio ai soli di sax e pianoforte. Ancora pianoforte in evidenza, a dimostrazione di quanto scritto prima riguardo alla completa integrazione della Risser nel gruppo, che dà il via a “Phrase” con un ritmo funkeggiante, mentre i fraseggi di Amado riempiono il front end prima di far posto ad un riuscitissimo solo di batteria di Govaert.
“Pierre” ci introduce in un ambient sonoro futurista, che a poco a poco plasma i vari elementi fino a delineare un flusso free dove Amado continua ad essere il fulcro centrale in costante interazione con il resto del quartetto. Il tono musicale si eleva sempre più, pianoforte, contrabbasso e batteria creano un flusso ritmico incalzante che da lì a poco andrà ad impigliarsi tra le geometrie cameristiche del contrabbasso e dell’archetto di Almeida.
La Grande Crue mostra di essere una delle migliori realizzazioni del sassofonista Rodrigo Amado nell’ambito discografico del progetto “The Attic” magnificamente arricchita dall’inserimento della validissima pianista francese Eve Risser.
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