sabato 19 luglio 2025

Thinking Heart

Andrea Longato

Self Produced



Non è mai troppo tardi…..per recensire un album di qualità che merita di essere ascoltato e poi il lavoro a cui mi riferisco è stato pubblicato sei mesi fa, ovvero il 14 gennaio 2025 e quindi sarò in ritardo o ancora in tempo non importa, quello che mi va di fare è raccontarvi di questo album di Andrea Longato, chitarrista e produttore italiano che vive a New York City. 

Di lui posso ancora dirvi che è di origine veneta, che fra le altre cose fa parte del corpo docenti del Collective School of Music di Manhattan e che collabora con riviste quali Premier Guitar (US) e Guitar Club (IT). In questo suo primo album d’esordio, da lui stesso prodotto, mixato e masterizzato,  ha incluso sei sue composizioni originali proposte in trio con Rob Heath alla batteria, nonché ingegnere del suono e Brian Percivall al basso elettrico. 

E’ ampio il ventaglio di elementi che Longato ha messo insieme nelle sue composizione incluse in questo album, dal post-rock al jazz; dal tex-mex al country and western; dall’ambient alle songs di Frisell-style. Nulla di particolarmente nuovo o inusuale ma tanta qualità innanzitutto di scrittura e poi di produzione con l’innegabile gradevolezza di ascolto che mostra l’esemplare equilibrio di suoni e dinamiche e una già bene delineata identità. Nel complesso mi piace definire i sei brani delle architetture sonore dove le linee degli strumenti in gioco si intersecano, si riflettono, si rincorrono e si snodano per geometrie armoniose e coincidenti. 

Ed ecco “Daisies” una ballata rockeggiante solcata da un assolo di chitarra elettrica distorta, “Mona Lisa Kite” connubio ideale fra country & western e tex-mex fino ad arrivare a “Wishlist” struggente e narrativa, per me una delle due perle di questo album, con le sue linee melodiche sfuggenti. Si chiude con “Chief” l’altra perla di cui scrivevo prima, introdotto dalla chitarra di Longato che  ne espone il micro tema che poi verrà ampiamente sviluppato e variegato dallo stesso Longato  con un intenso dialogo con Percivalle e con i soli di chitarra e basso elettrico, il tutto supportato dall’incalzante batteria di Heath.

Andrea Longato con Thinking Heart  promette di avere molte frecce al suo arco, questo suo album è  assolutamente da ascoltare.

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