domenica 28 ottobre 2012

Uomini di Terra

Pasquale Innarella Quartet

Terre sommerse


Con un chiaro e voluto riferimento a personaggi come Giuseppe Di Vittorio e Rocco Scotellaro il sassofonista Pasquale Innarella ha scelto di imprimere  a questa sua produzione live, registrata il 15, 16 e 17 marzo 2012 al Riunione di Condominio Music Club di Roma, una impronta strettamente legata alla realtà contadina ovvero agli Uomini di terre come il titolo dello stesso cd e alle lotte  che questa categoria nel corso degli anni ha sostenuto. Con lui sono: Francesco Lo Cascio,vibrafono e percussioni, Pino Sallusti, contrabbasso e Roberto Altamura, batteria, in una serata vissuta con la forza delle idee e con la musica nell’anima. E’ questo ciò che traspare da una performance intensa e coinvolgente senza pause e cedimenti di sorta giocata ad un ritmo serrato, spezzato solo per dare spazio a qualche ballata come accade nel rifacimento di un brano di Vinicio Capossela, “Non è l’amore che va via” e nella ripresa della famosa “Malayka” firmata da Fadhili William. Tutto il resto è jazz di alto livello, spesso intriso di blues come nella conclusiva “Blued”, fra temi dall’ampio respiro e di facile assimilazione e una straripante attività improvvisativa che nel complesso denotano le gradi doti stilistiche  e le pregevoli intuizioni che da sempre hanno contraddistinto Innarella qui affiancato dal magico cromatismo del vibrafono di Lo Cascio e da una sezione ritmica che sposa in pieno gli umori del leader. Il sassofonista irrompe sul pentagramma con un’energia dirompente e quando decide di andare oltre lo fa con la voglia di uscire dagli standard più canonici ricercando sonorità anche abrasive o distorte sempre fortemente imbevute di quel pathos che non manca mai di dispensare con le sue note. Basta ascoltare l’iniziale “L’Uomo delle Terre” o la successiva “Flowers for Rocco Scotellaro” dedicata al grande scrittore per rendersi conto quanto il sassofonista sia stato ispirato da questo personaggio e quanto viva queste ispirazioni nell’ambito della performance. Grande musica e grandi vibrazioni, fruibili su cd, anche questa volta grazie all’impegno dell’etichetta Terre Sommerse della cui collana Jèi questo cd fa parte senza dimenticare il prezioso libretto di cui è corredata la confezione e dove sono riportati tra gli altri scritti di Giuseppe di Vittorio e Placido Rizzotto. 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

si chiama INNARELLA non IANNARELLA ignoranti

giuseppe mavilla ha detto...

é piú ignorante chi lascia un commento offendendo e non firmandosi di chi per svista sbaglia a trascrivere un cognome.

giuseppe mavilla ha detto...

Ecco appena arrivato a casa ho provveduto a rettificare ciò che mi aveva fatto notare un anonimo che per questa svista mi ha bollato come ignorante. Era una lettera "a" in più, mi scusa con lo stesso Innarella e con tutti quelli che hanno letto.

Anonimo ha detto...

la svista ripetuta 3 volte: ma fai ridere, torna a scrivere di vegetali.

giuseppe mavilla ha detto...

noto che hai anche il dono della perseveranza ed io ai tuoi livelli non scendo per continuare a polemizzare. Saranno i lettori a giudicare.