Vijay Iyer & Mike Ladd
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Come
già vi avevo annunciato nell'ambito della recensione del cd Mutations, del pianista indiano Vijay
Iyer, eccomi a raccontarvi di questo album che il nostro condivide con il
produttore e operatore culturale, nonché rapper e poeta, Mike Ladd. Un progetto
focalizzato su vicende che hanno riempito pagine di storia in questi ultimi
anni, come le guerre in Iraq e in Afganistan. Ebbene, Ladd coadiuvato da
Patricia McGregor, scrittrice e regista teatrale ha incontrato alcuni
suoi connazionali di colore, veterani di quelle guerre, intervistandoli e
raccogliendo le impressioni di quelle esperienze che tradotte in linguaggio
nudo e crudo si chiamano angosce, incubi e traumi, che i sopravvissuti si
porteranno addosso per il resto della loro vita. Da questi incontri sono nati
dei testi, a volte anche sottoforma di poesie, per le quali il pianista Iyer ha
composto delle musiche. Il sodalizio fra quest'ultimo e Ladd non è nuovo ma
risale al 2004 quando insieme realizzizzarono l’album In All Language al quale ha fatto seguito nel 2007 Still life With Commentator. Il primo si
occupava del dopo 11 settembre per la gente di colore negli aeroporti
americani; il secondo sull'orgia di notizie che si succedono 24 ore su 24
quotidianamente. Questo, di cui
sto scrivendo, che chiude una sorta di trilogia, è un album intenso,
profondamente coinvolgente per le storie che propone, fortemente rievocative di
fatti e riflessioni realmente vissuti. Le voci declamatorie sono quelle dello
stesso Mike Ladd, di Maurice Decall, un poeta che ha servito le forze armate in
Iraq, di Linn Hill, che ha militato nelle Forze Aeree americane per sei anni,
compresi due anni di pilotaggio di droni sui cieli di Iraq e Afghanistan da una
base situata a Las Vegas. E ancora per la parte musicale oltre a Iyer al
pianoforte, al piano Rhodes e alle elettroniche, troviamo: Pamela Z alle voci e
live processing; Guillermo E.Brown, voci ed effetti vocali; Liberty Ellman alle
chitarre; Okkyung Lee al violoncello e Kassa Overall alla batteria. Diciassette
gli episodi contenuti nel cd in cui voci, parole, suoni e ritmi incalzano
l’ascoltatore in un variegato combinato di testi e musiche intriso di
lancinanti recitativi, incursioni rap, umori hip hop, vorticosi crescendo
armonico-vocali, sprazzi di modern jazz e ambient music. Risaltano in questo
caleidoscopio sfaccettato ed eterogeneo le tragedie di queste guerre e i danni
che hanno arrecato all’umanità. Dal punto di vista musicale si evidenzia ancora
una volta l’irrefrenabile vena compositiva di Iyer, l'ampia visione
dell’universo musicale contemporaneo e l' esclusiva sua capacità di
mescolare insieme espressività di varia estrazione culturale e temporale,
sempre e comunque fortemente attuali.
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