venerdì 4 ottobre 2013

Azure

Gary Peacock
Marilyn Crispell

Ecm


Due musicisti di primo piano nella storia del jazz contemporaneo, con sostanziose discografie alle spalle, si ritrovano in questo cd in duo: Gary Peacock e Marylin Crispell, il primo lo conoscono bene i fedelissimi cultori di Keith Jarrett, il contrabbassista è infatti membro storico del trio dell’introverso pianista; la seconda ha avuto negli anni frequentazioni più avant come quelle con Anthony Braxton. Questo di cui vi racconto è un album focalizzato su un dialogo fitto tra i due musicisti, un dialogo che accomuna tensioni e atmosfere struggenti. Undici composizioni autografate in duo o singolarmente da i due protagonisti per un cd che si apre con un brano “Patterns” contraddistinto da un veloce riff al pianoforte della Crispell contrappuntato con puntualità da Peacock. Dopo i sottili accenni lirici del rilassante climax di “Goodbay” arrivano i tre minuti e otto secondi di “Bass Solo” un must assolutamente da ascoltare che danno un’ulteriore conferma della grandezza artistica di Peacock, allievo in gioventù di David Izenzon altro straordinario contrabbassista per anni al fianco di Ornette Coleman. L’ascolto del cd prosegue con un’autentica perla densa di umori struggenti, “Waltz After David M” un valzer cesellato con dedizione dalla Crispell con dentro uno splendido solo di Peacock contrappuntato con delicata e parsimoniosa costanza dalla pianista. Poi i ruoli si invertono con un altrettanto solo della Crispell anch’esso debordante di emozioni profonde. La selezione continua con un brano evocativo come “Lullaby” e ancora “Piano Solo” con la Crispell impegnata in delicati fraseggi alternati a incursioni improvvise sulla tastiera. Un album ricco di un intenso interplay e di atmosfere sfaccettate come conferma in chiusura l’improvvisa ariosità che pervade il brano da cui l’intero lavoro prende il titolo.

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