Marilyn Crispell
Ecm
Due musicisti di primo piano nella storia del
jazz contemporaneo, con sostanziose discografie alle spalle, si ritrovano in
questo cd in duo: Gary Peacock e Marylin Crispell, il primo lo conoscono bene i
fedelissimi cultori di Keith Jarrett, il contrabbassista è infatti membro
storico del trio dell’introverso pianista; la seconda ha avuto negli anni frequentazioni
più avant come quelle con Anthony Braxton. Questo di cui vi racconto è
un album focalizzato su un dialogo fitto tra i due musicisti, un dialogo che
accomuna tensioni e atmosfere struggenti. Undici composizioni autografate in
duo o singolarmente da i due protagonisti per un cd che si apre con un brano “Patterns”
contraddistinto da un veloce riff al pianoforte della Crispell contrappuntato con
puntualità da Peacock. Dopo i sottili accenni lirici del rilassante climax di “Goodbay”
arrivano i tre minuti e otto secondi di “Bass Solo” un must assolutamente da
ascoltare che danno un’ulteriore conferma della grandezza artistica di Peacock,
allievo in gioventù di David Izenzon altro straordinario contrabbassista per
anni al fianco di Ornette Coleman. L’ascolto del cd prosegue con un’autentica
perla densa di umori struggenti, “Waltz After David M” un valzer cesellato con
dedizione dalla Crispell con dentro uno splendido solo di Peacock contrappuntato
con delicata e parsimoniosa costanza dalla pianista. Poi i ruoli si invertono con
un altrettanto solo della Crispell anch’esso debordante di emozioni profonde.
La selezione continua con un brano evocativo come “Lullaby” e ancora “Piano Solo” con
la Crispell impegnata in delicati fraseggi alternati a incursioni improvvise
sulla tastiera. Un album ricco di un intenso interplay e di atmosfere sfaccettate
come conferma in chiusura l’improvvisa ariosità che pervade il brano da cui l’intero
lavoro prende il titolo.
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