Chris Potter
Ecm
Ispirato da Omero il sassofonista e clarinettista Chris Potter ci ha consegnato all'inizio di questo 2013 un album di rara armonia, un misto di liricità, decantata con intenso acume attraverso i suoi strumenti a fiato preferiti e la peculiarità di un quintetto che include due pianisti che si muovano su versanti eterogenei e che danno al suono dell'ensemble quella specificità esclusiva che combina tratti prettamente bop ad altrettanti che si caratterizzano invece come decisamente cool. Ecco allora le singolarità di questo quartetto formato oltre che dal leader ai sax soprano e tenore nonché al clarinetto basso, da Craig Taborn e David Virelles rispettivamente al piano e al piano preparato, celeste e harmonium; Larry Granadier al contrabbasso; Eric Harland alla batteria. La liricità così cara a Potter è già in bella mostra in “Wine Dark Sea” prima selezione del cd, contrappuntata dalle incursioni tastieristiche di Taborn, mentre nella successiva “Wayfinder” la fluidità propria del brano è arricchita dagli inserti di piano preparato di Virellas, musicista cubano che si sta notevolmente affermando nell’ambiente jazzistico newyorkese. L’ascolto ci imbatte nelle struggenti atmosfere della title track con il leader al clarinetto basso e Granadier all’archetto. Da qui in avanti è tutta una serie di conferme di quanto già detto per questo album strutturato con grande attenzione e ciò nonostante godibile e per certi versi affascinante proprio per quanto già detto in apertura.
Giuseppe Mavilla
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