Dario Yassa Trio
Music Center
C’è urgenza espressiva,
una vena lirica a volte struggente, un ritmo percussivo coinvolgente e tanto
altro nel pianismo di Dario Yassa, musicista italo-egiziano, protagonista in
trio con Mattia Magatelli al contrabbasso e Riccardo Tosi alla
batteria di questo cd. Una piacevole scoperta quella del pianista che ha studiato
alla Manhattan School di New York con Barry Harris e Mike Abene e che vanta un’intensa
attività concertistica che lo ha visto e lo vede protagonista in teatri, jazz
club e festival, dove rivela un esclusivo talento e una sopraffina sensibilità
musicale, doti che si evidenziano anche
all’ascolto di questo Tribe.
Un’interpretazione del piano trio in ambito jazz sicuramente riuscitissima, anche grazie
alla presenza opportuna del binomio Magatelli-Tosi che sembrano perfettamente
integrati nell’orbita musicale di Yassa fino a risultarne parte attiva e non
semplici gregari. Molti gli elementi fondanti nel layout espressivo del musicista
italo-egiziano che si aggiungono a quelli già citati in apertura di questa
recensione, come ad esempio la capacità di dialogare in stretta simbiosi con i
suoi musicisti, il tocco netto, il passo felino nei cambi di tempo e nelle
fughe in avanti, l’ampia e variegata dialettica nelle parti improvvisate. Tutti
elementi che si dispiegano all’ascolto delle otto selezioni contenute nel cd
già dall’iniziale “Rain Maker” dal ritmo fluido e caratterizzata da un tema
accattivante e lirico. E poi “Doroty” pulsante e suadente, con un pregevole
dialogo tra pianoforte e contrabbasso cesellato con delicatezza dal drumming di
Tosi e ancora “Propitiatory Dance” velata di ritmo latino. Si prosegue con il passo da ballad di “Lively
Squirrel” densa di umori introspettivi e con la struttura variegata
della contrappuntistica “Tribal” .
Ebbene! questa è una produzione discografica di rilievo, fresca di stampa, perché appena pubblicata lo scorso 13 febbraio e
meritevole di essere apprezzata perché rappresenta un soffio di vitalità,
nell’universo jazz italiano, troppo spesso inflazionato da mediocri produzioni.
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