Christoph Erb / Keefe Jackson
Fred Lonberg Holm / Tomaka
ReidVeto Records
E’ in realtà un doppio duo il quartetto che ha
realizzato questo cd: due clarinettisti di cui uno, Christoph Erb di
nazionalità svizzera, l’altro Keefe Jackson, chicagoiano d’adozione perché originario
dell’Arkansas. Al loro fianco due violoncellisti: Fred Lonberg Holm e Tomeka
Reid, entrambi residenti nella città del vento dove di fatto è stato inciso l’album, edito però dall’etichetta svizzera Veto Records. Quattro musicisti dediti all’estemporaneità,
all’inventiva, alla creatività dall’alto di un bagaglio di esperienze sempre
attinenti alle loro primordiali attitudini musicali. Musicisti che percorrano
lande irte di trappole, dalle quali è difficile difendersi finendo nello
sperimentalismo fine a se stesso che spesso tende a indisporre l’ascoltatore.
Da tutto ciò i nostri sembrano avulsi perché,
pur dispiegando tonalità e dinamiche improvvisative sicuramente audaci, riescono a plasmare una performance avvincente e
interessante. Per tutto l’arco delle quattro composizioni contenute nel cd si
gioca su un’interazione cameristica di stampo avant, attraverso l’apporto di
tonalità stridenti di cui gli archi sono i principali dispensatori mentre i due clarinetti bassi si spingono molto spesso verso sonorità graffianti. Ci si imbatte,
in vari momenti, in vere e proprie ondulazioni sonore che portano in primo
piano ora gli archi ora i fiati, mentre in altri episodi le due sfaccettature
timbriche si intrecciano dispiegando umori variegati. In “Tubo” traccia n.2,
forse non a caso, visto la denominazione della stessa, c’è una maggiore presenza
di registri sonori noise, mentre l’interazione si manifesta sempre più free e
freneticamente debordante. Il quartetto ricerca costantemente nuovi orizzonti
espressivi, attraverso l’elaborazioni dei suoni che stanno alla base della loro
dotazione strumentale, ricorrendo anche ad un approccio che esula dalla tecnica
strettamente affine alla propria arte. Malgrado ciò non è difficile captare
tra le fitte maglie della loro singolare
espressività aperture armoniche di alto pregio, così ben innescate in strutture di
base già disarmoniche. Un album che può definirsi un caleidoscopio sonoro di
inedita natura.
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