mercoledì 6 marzo 2013

Omens & Talismans

Farthest South

Farsouth West Records
 

E’ un flusso costante di suoni urbani tipici di una qualsiasi grande città metropolitana a costituire il layout di base di questa proposta discografica che arriva dalla scena d’avanguardia di Tel Aviv, in Israele. Protagonisti il chitarrista Barry Berko, noto esponente di musica contemporanea e rock alternativo; il bassista Yair Yona molto attivo in  ambiti di musica psichedelica e jazz d’avanguardia; il DJ di professione Yair Etziony, specializzato in elettronica e minimal techno. La triade diventa quartetto con l’inclusione del sassofonista Albert Berger vero rappresentante del filone free e di cui ho già recensito in questo blog il cd There’sNothing Better To Do inciso in duo con il percussionista Gerry Hemingway. A questo layout di base, a metà tra la techno e l’ambient music, si associano i fraseggi nervosi e scomposti del sax di Berger e le lancinate sferzate elettriche della chitarra di Berko mentre i suoni elettronici di Etziony gravano in termini di effettismo sonoro sull’incessante flusso scandito con ostinata forza temporale dal bassista Yona. Una proposta che prova a spingersi oltre certe coordinate espressive d’avanguardia e che mescola con coraggio elementi che facilmente potrebbero inficiarne il risultato. Non a caso il nome scelto dal gruppo fa riferimento agli esploratori del 20° secolo che con coraggio si spingevano più a sud possibile, il tutto inteso come ad una rinuncia ad una certa staticità artistica, ad un affossarsi su territori già collaudati negandosi a stimoli nuovi ed inediti. Omens & Talismans premia l’azzardo del quartetto perché l’opera che ci restituiscono desta curiosità e interesse.

Giuseppe Mavilla