mercoledì 27 maggio 2015

Pop Corn Reflections

Rosario Di Rosa Trio

Nau


Nuovi orizzonti espressivi si delineano nel linguaggio jazz del pianista Rosario Di Rosa e del suo trio formato da Paolo Dassi al contrabbasso e all’elettronica e da Riccardo Tosi alla batteria. L’approdo all’ etichetta discografica milanese Nau Records, nata nel 2011 per volontà di Gianni Barone, sembra aver dato nuova linfa creativa al musicista siciliano che comunque aveva già fatto notare le sue qualità artistiche con le precedenti produzioni. In questo Pop Corn Reflection c’è qualcosa di più: c’è voglia di innovarsi, di contaminare il proprio layout compositivo e di tracciare percorsi inediti. Per fare ciò il trio arricchisce la propria configurazione base (pianoforte-contrabbasso-batteria) con vari strumenti elettronici ed esordisce in apertura delle selezioni in preda all’ossessione ritmico-tecno di “Pattern n.74 – Serie” e all’urgenza espressiva della successiva “….And Peanuts for All”. Ma è la traccia n.3 “Steve Reich Reflection” chiaramente ispirata ad uno dei maestri del minimalismo a sorprendere per la sua struttura articolata. A seguire sopraggiunge la magnificenza lirica di “Spring n.35” che mette in evidenza, se mai c’è ne fosse bisogno, anche le capacità tecniche e la sensibilità artistica, oltre che del leader,  anche del binomio Dassi-Tosi. Il proseguo dell’ascolto, dei rimanenti brani, evidenzia il riproporsi degli elementi già evidenziati, in un alternarsi di scrittura e improvvisazione, con ricorrenti passaggi di stampo minimalista. Ed eccomi, allora, totalmente rapito dalla sfaccettata struttura di “Hattori Hanzo Reflection” o dalle ricercate interazioni presenti in “Variation on Schӧnberg’s Klavierstcke op 19 n.2” variazioni sulla stessa opera scritte da Di Rosa. Un lavoro ambizioso, questo del pianista e del suo trio, ottimamente riuscito e di grande originalità.


venerdì 15 maggio 2015

Stilelibero

Luigi Vitale / Luca Colussi

nusica.org

E’ stato poco più di un anno fa che il vibrafonista Luigi Vitale e il batterista Luca Colussi si sono ritrovati per registrare quella che adesso è la settima produzione per l’etichetta nusica.org. Il titolo, Stilelibero,  ne descrive chiaramente lo spirito con il quale è stata concepita. Vitale e Colussi hanno provato per una intera giornata a dialogare senza costrizioni e senza percorsi prestabiliti, registrando ben sette ore di musica dalle quali, come raccontano presentando il cd, hanno estrapolato le otto tracce che ne costituiscono la selezione. Otto episodi che celebrano l'interazione ritmica fra i due musicisti che insieme al bassista Alessandro Fedrigo e al sassofonista Nicola Fazzini avevano condiviso la magnifica esperienza dell'album Idea F nell'ambito dell' XY Quartet. Qui si celebra l'interazione ritmica fra due specialisti, quali sono Vitale e Colussi, di strumenti come la batteria e il vibrafono ai quali si aggiungono rispettivamente per il primo: vibrafono preparato e vari di strumenti elettronici e per il secondo: sonagli, gong e altri oggetti sonori. I due disegnano in modo estemporaneo paesaggi inusitati; nel loro verbo c'è una spontanea capacità comunicativa che genera flussi ritmici in continua evoluzione. Ricerca e inventiva proseguono di pari passo a partire dalle rarefatte ed estese atmosfere dell'iniziale “Passaggi Nordici” mentre il passo cadenzato di “Fuga e Liberta” è l'elementare elemento da dove prende vita uno dei brani più affascinanti di tutto l'album. Suoni estranianti, sospesi nel vuoto e nel tempo, nell'intro di “Instabilità delle acque” che sfocia poi in un incalzante flusso ritmico. E ancora “Suite Verticale” con i suoi tre movimenti in continuo divenire a rivelare la reale e indiscutibile magnificenza di questo lavoro di pura empatia, di spontanee convergenze e di assonanze di intenti fra due musicisti che aprono nuove vie all'espressività dei loro strumenti.


domenica 3 maggio 2015

Reverse Angle

Josh Deutsch / Nico Soffiato

Self Produced


Dopo le abrasive sonorità e i contrasti dinamici del suo precedente Ost Quartet l'italianissimo chitarrista padovano, Nico Soffiato, da anni residente a Brooklyn, si ripropone in compagnia del trombettista Josh Deutsch con il quale aveva condiviso nel 2011 un' esperienza discografica con un album  Time Gel come questo autoprodotto. Sonorità gradevoli e dinamiche acquietanti sono i presupposti per un album elegante e raffinato che si avvale del contributo di Zach Mangan alla batteria e di J.C. Maillard alle elettroniche. Deutsch ha il piglio lirico e ammaliante, la sua tromba cattura l’ascoltatore mentre Soffiato ricama con contrappunti e pregevoli dialoghi ogni passaggio dei nove episodi contenuti nel cd. Sette originali, alcuni a firma singola, altri in coppia e due arrangiamenti di cui si è esclusivamente occupato  Deutsch: un’intima riproposizione di un brano di Gershwin “Someone To Watch Over Me” e una personalissima rilettura della Patetica di Beethoven altrimenti conosciuta come la sonata per pianoforte n.8 opera 13. Sottolineature particolari meritano anche:  la title track che propende verso orizzonti rock; le atmosfere prevalentemente ballad di “Time Gel” e “Alabaster” nonché le ricercatezze minimali e rarefatte di “Salica Sand” e gli umori notturni di “Mix Tape”. Album intrigante e ispirato, piacevolmente godibile.

Giuseppe Mavilla