Filippo Vignato Quartet
Cam Jazz
Fino a
qualche anno fa si scriveva di Filippo Vignato come di un giovane musicista
jazz ricco di talento e molto promettente. Poi sul finire dell'estate 2016
arrivava il suo Plastic Breath in trio con il pianista francese Yannick
Lestra e il batterista ungherese Attila Gyarfas e a fine anno il referendum
della rivista Musica Jazz lo incoronava “Miglior Nuovo Talento” del Top Jazz
2016. A più o meno dodici mesi dall'uscita di Plastic Breath ecco Harvesting Minds in quartetto
con Giovanni Guidi, Mattia Magatelli e Attila Gyárfás, rispettivamente
pianoforte, contrabbasso e batteria, con un album che non ritorna sulle
spigolature e sui suoni elettrici del precedente ma viaggia su territori più
raffinati utilizzando sonorità prettamente acustiche. Un album che denota una raggiunta
maturità compositiva, espressiva e stilistica che il musicista veneto esibisce
nelle undici tracce che lo compongono. Il tutto è già evidente nell'intro di
piano solo della title track: un tema struggente che ci catapulta nell'universo
sonoro di questo album nel quale Vignato sciorina pregevoli melodie. Il suo
trombone si esprime con autorevolezza e rara attinenza in ogni situazione,
debordante sempre e comunque di una identità sonora che da tempo lo
contraddistingue. Coadiuvato come meglio non si potrebbe da Guidi al pianoforte
e da una splendida sezione ritmica, sviluppa le sue composizioni tra scrittura
e improvvisazione. Brani come “Just Before Leaving” sono insieme alla
rassicurante “Home” e alla sofisticata “Neverland Last Days” i migliori esempi
di quanto ho appena affermato. Ma non è tutto, perché andando avanti nell’ascolto
ci si imbatte in episodi di singolare esclusività che vedono il trombonista vicentino in totale solitudine nell’ironico e clownesco “Dark Glare”; in tandem con il contrabbasso di Magatelli in
“Reflections” e in trio, pianoless, nell’articolata e conclusiva “Trust”. Il resto è tutto da godere
perché con Harvesting Minds il Vignato degli Omit Five, di cui vi raccontai in questo
blog anni fa, ha concepito un album tra i migliori dell’ appena andato 2017.