Auand
Records
Da un
quartetto di giovani musicisti ecco una produzione che si distingue tra le
tante che affollano il panorama musicale italiano in un settore, quello del
jazz, sul quale si focalizza l’attività di questo blog. Si chiamano Bad Uok e
sono: Leonardo Rizzi, chitarra e chitarra baritono, Federico Pierantoni,
trombone, Andrea Calì, Fender Rhodes e piano, Andrea Grillini, batteria. Per la
Auand Records hanno pubblicato a metà dello scorso gennaio il cd Enter una proposta che si fa ascoltare
con interesse per una certa freschezza di idee che l’accompagna. I quattro
componenti amano l’interazione vibrante e ricercata, le strutture articolate,
le contaminazione tra rock e jazz, un certo minimalismo creativo e non
rinunciano ad una puntatina un pò retrò, tipicamente nu-jazz, nella terza
selezione, “105 Pt.2” delle undici che costituiscono il contenuto di questo
loro lavoro discografico. Un album che si apre con un “Intro” dall’umore
ambient e prosegue con la verve, in buona parte rock, di “105 Pt.1”. Ma
proseguendo l’ascolto risalta quell’aspetto articolato nelle strutture di alcune composizioni, prima
evidenziato, che riservano piacevoli e improvvisati
cambi d’atmosfera e di tempo che sorprendano l’ascoltatore appassionato e
catturano l’attenzione anche di un improvvisato interlocutore distratto. In tal
senso si muovono “66” e “112” brani intitolati con cifre come la maggior parte di
quelli presenti in questo cd, brani, come tutti gli altri, nati dalla fertile
vena creativa di Andrea Grillini e Federico Pierantoni. Si chiude con il climax
rarefatto della title track che sembra rasserenare i vorticosi intrecci tra
chitarra e tromboni e interrompere i flussi percussivi e contrappuntati di
pianoforte e batteria di un album denso di creatività e di stimoli che aprono
promettenti orizzonti per il fututo dei Bad Ouk.