Con un'anteprima di gran pregio, Elaine Mitchener alla Sala dei Giganti al Liviano, riprende stasera la seconda parte di Opera Libera Centrodarte22 che come la prima parte proporrà da oggi e fino al 30 novembre prossimo, appuntamenti di grande rilievo. Ecco di seguito il relativo comunicato stampa:
La musica proposta dal Centro d’Arte è sempre più specchio delle tendenze recenti e recentissime, in quanto frutto di un attento lavoro di scandaglio e di scoperta da parte di un gruppo di curatori che non si limitano a presentare esperienze già esistenti ma collaborano attivamente con i musicisti per creare e proporre nuove produzioni originali, in alternativa alle proposte ‘di giro’ per quanto interessanti e originali.
L’anteprima del 30 settembre, alla Sala dei Giganti, è affidata alla voce di Elaine Mitchener. In un laboratorio istantaneo, non preparato, l’artista inglese inviterà il pubblico all’esplorazione dell’arte della performance facendo a meno delle note, ma basandosi su testo e segno grafico, e su tecniche tipiche del teatro del corpo e altre forme sceniche sperimentali. Il workshop è preceduto da una performance solistica in cui Elaine improvvisa con la sua voce flessibile e potente ed esegue un pezzo scritto per lei da George Lewis.
La rassegna vera e propria si aprirà tuttavia il 23 ottobre alla Multisala MPX con una nuova incarnazione del multiforme progetto Fire! animato dagli svedesi Mats Gustafsson, Johan Berthling, Andreas Werliin. Nasce così una nuova produzione originale ideata dal Centro d’Arte insieme a realtà affini come Area Sismica (Forlì) e Circolo Controtempo (Gorizia), ossia il progetto Fire! Italian Defeat. Una formazione inedita di nove elementi creata appositamente per l’occasione, in cui la componente italiana, con Zoe Pia, Valeria Sturba, Sebi Tramontana e Sara Ardizzoni, affianca cinque musicisti scandinavi nel presentare il repertorio di Fire! in nuove versioni creative, affiancandole a momenti di improvvisazione collettiva. È la prosecuzione ideale di un altro progetto originale, che portò lo scorso novembre una formazione orchestrale di Fire! sul palcoscenico del Teatro Verdi facendo registrare un clamoroso tutto esaurito.
A ruota, il 28 ottobre, la Sala dei Giganti ospita un altro gruppo multinazionale di improvvisatori, Kaze, animato dai nipponici Satoko Fujii (pianoforte) e Natsuki Tamura (tromba) insieme a Christian Pruvost (tromba) e Peter Orins (batteria), cui si aggiunge una figura quasi leggendaria della scena sperimentale di downtown New York fin dagli anni 70, Ikue Mori.
Infine, il 30 novembre, al Teatro Torresino, ritroviamo un’altra produzione originale del Centro d’Arte, What we do when in silence. Si tratta di un trio formato da alcuni dei musicisti italiani più avventurosi, la chitarrista (elettrica) Alessandra Novaga che, partita da una solida formazione classica, si è da tempo rivolta alla sperimentazione sonora e all’improvvisazione radicale aggregando in questa occasione il percussionista Enrico Malatesta e il performer elettroacustico Nicola Ratti.
Come si è visto, differenti le sedi dei concerti (Multisala MPX, Sala dei Giganti, Teatro Torresino); e come di consueto le manifestazioni godono di un prezzo d’accesso molto favorevole, specialmente per gli studenti dell’Università di Padova.
Tra un concerto e l’altro, poi, le produzioni recenti del Centro d’Arte si fanno riascoltare alla radio. Ulteriore conferma della qualità e dell’originalità delle proposte, la RAI ha acquisito un buon numero di registrazioni delle serate della passata stagione, che Radio 3 trasmetterà quest’autunno nelle fasce serali, e che rimarranno poi disponibili in podcast.
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