La 23° produzione dell'attivissima etichetta discografica
nusica.org ci propone un quartetto chitarra elettrica, trombone, sax e
batteria, rispettivamente affidate all'estro e alle peculiarità stilistiche di
Michele Bonifati, Federico Pierantoni, Massimo Caliumi ed Evita Polidoro. Emong
è ilnome del quartettopreso in prestito da unaquilone molto caro a Bonifati. Un aquilone
capace di prodursi in splendida performance anche in presenza di un vento
flebile e poco potente ad una velocità di tre nodi e Three Knots èil titolodel cd.
Caratteristica
predominante del movimento di questo aquilone è la lentezza, elemento che
riscontriamo anche nel concepimento di questo lavoro discografico che pare si
sia dilatata nell'arco di dieci anni. A parte queste analogie, tra l'aquilone e
il quartetto,ci troviamo di fronte ad
uno dei lavori più interessanti e riusciti prodotti nel 2023 in Italia.
Un album
dai suoni nuovi, una sorta di post-rock con brani dalla struttura ben definita
e dalle sonorità elettriche dove i due fiati assumono i ruoli di due splendide
vocalità che si muovono con accenni di dialettica jazzista, il tutto arricchito
daisoli di chitarra e fiati edal drumming dirompente e articolato della
Polidoro. Qua e la affiorano umoridark, in particolare nelle due cover “Working Class Hero” e “Settle For
Nothing” pescate rispettivamente nel repertorio di John Lennon e dei Rage Against
The Maschine, che si aggiungono alle sette tracce originali composte da
Bonifati.
L’apertura con “Startig With A Cherry” è tra i momenti più esclusivi
di tutto l'album, bagliori sonori come luciche affiorano all'orizzonte e poi scompaiono prima che la chitarra cominci
a dispiegare il tema. Poi un crescendo inarrestabile in cui tutto evolve con i
magnifici soli di Pierantoni e Caliumi. A seguire “Outer Care” un brano
dall’andamento narrativo che sa di paesaggi brumosi, un flusso sonoro continuo
che si interrompe in un interludio per poi riprendere ancora in crescendo con
una ritmica, batteria-chitarra, travolgente che dispiega in qualche passaggio
anche propensioni verso un'espressività free.
“Working Class Hero” dall’indimenticabile album del 1970 John Lennon Plastic Ono Band di John Lennon, qui magistralmente interpretata vocalmente dalla Polidoro è un tumulto percussivo
che si porta dietro tutta l’intensa e travagliata essenza politico-sociale di
quei tempi. L’ascolto scorre verso la fine passando per l’ostinato cadenzato
dei fiati in “Masse” per le ondulazioni ritmiche e liriche di “Clemence” mentre si chiude con “Settle For Nothing” con le vibranti sferzate chitarristiche di
Bonifati e la voce, anche qui splendida, della già citata Polidoro.
Three Knots è tutto questo e tanto altro, l'ascolto è fortemente consigliato.
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