martedì 13 settembre 2011

Live at Teatro Donnafugata

ImproGressive Jazz Trio

autoproduzione
L’ImproGressive Jazz Trio è una realtà operante dal 2001 nell’ambito del jazz italiano, almeno nella sua originaria configurazione in duo. Paolo Battaglia e Maurizio Morello, membri fondatori del trio, entrambi chitarristi, hanno esplicato la loro proposta attraverso una produzione, Drops and SilenceGuitar Improvisations, che ha raccolto consensi in Italia e all’estero e con alcune loro esibizioni allargate ad alti strumentisti. In questo Live at Teatro Donnafugata, registrato lo scorso 19 novembre 2010, durante un’esibizione nell’omonimo teatro in quel luogo suggestivo quale è Ragusa Ibla, Battaglia e Morello sono coadiuvati da Enzo Di Raimondo, batterista,  che da anni si dedica all’approfondimento del suo strumento e che si porta dentro una naturale propensione a percorrere ogni tipo di esperienza musicale con la consapevolezza che, in ogni caso, tutto può tradursi in un arricchimento delle proprie capacità artistiche. Il cd è una autoproduzione inizialmente sottovalutata nel senso che un primo e veloce approccio  non evidenzia  tutto il notevole valore dell’opera. L’idea del trio così configurato si dimostra man mano che si va avanti negli ascolti  una scelta azzeccata e originale con le due chitarre posizionate ai lati opposti della scena sonora e con nella zona centrale la batteria. La registrazione  però mostra inevitabilmente tutta la sua artigianalità ma  questo non inficia, più di tanto, il suo  valore; per spiegarmi meglio voglio dire che se curata, sia in sede di ripresa che in studio, l’opera avrebbe senz’altro rivelato in misura maggiore il lavoro del trio. Il dialogo fra le due chitarre è pregevole e si gioca secondo una chiara filosofia jazz  fatta di rimandi e contrappunti in un sottile esercizio di interazione arricchito da sonorità accattivanti che riecheggiano J.J Cale e i Dire Street di Mark Knopler. Melodie e fraseggi ritmici dettate da Battaglia e Morello sui quali si inserisce con costante discrezione il percussionismo di Di Raimondo che, abilmente, non va mai oltre le righe evitando così di spezzare una gradevole atmosfera elettro-acustica intrisa di raffinatezza. I brani, tutti originali a parte la ripresa di “Three of a perfect pair” dei King Crimson, nascono dalla vena compositiva del binomio Battaglia-Morello, che rivelano nel contempo anche le loro doti di strumentisti, e sono caratterizzati da una  struttura ben definita con le porzioni improvvisative  inserite accuratamente  nell’ambito del naturale divenire esecutivo. Qua e là si avverte qualche debito di originalità, sicuramente facile da contrarre quando si è alle prese con un’esibizione live, ma questo trio ha tutte le carte in regola per sviluppare in un imminente futuro una proposta degna di attenzione.



 


Nessun commento: