ImproGressive Jazz Trio
autoproduzione
L’ImproGressive
Jazz Trio è una realtà operante dal 2001 nell’ambito del jazz italiano, almeno
nella sua originaria configurazione in duo. Paolo Battaglia e Maurizio Morello,
membri fondatori del trio, entrambi chitarristi, hanno esplicato la loro proposta attraverso una produzione, Drops
and Silence – Guitar Improvisations, che
ha raccolto consensi in Italia e all’estero e con alcune loro esibizioni
allargate ad alti strumentisti. In questo Live
at Teatro Donnafugata, registrato lo scorso 19 novembre 2010, durante
un’esibizione nell’omonimo teatro in quel luogo suggestivo quale è Ragusa Ibla,
Battaglia e Morello sono coadiuvati da Enzo Di Raimondo, batterista, che da anni si dedica all’approfondimento del
suo strumento e che si porta dentro una naturale propensione a percorrere ogni
tipo di esperienza musicale con la consapevolezza che, in ogni caso, tutto può
tradursi in un arricchimento delle proprie capacità artistiche. Il cd è una autoproduzione inizialmente sottovalutata nel senso che un primo e veloce approccio non evidenzia tutto il notevole valore dell’opera. L’idea
del trio così configurato si dimostra man mano che si va avanti negli ascolti una scelta azzeccata e originale con le due
chitarre posizionate ai lati opposti della scena sonora e con nella zona
centrale la batteria. La registrazione però mostra inevitabilmente tutta
la sua artigianalità ma questo non
inficia, più di tanto, il suo valore; per spiegarmi meglio voglio dire
che se curata, sia in sede di ripresa che in studio, l’opera avrebbe senz’altro
rivelato in misura maggiore il lavoro del trio. Il dialogo fra le due chitarre
è pregevole e si gioca secondo una chiara filosofia jazz fatta di rimandi e contrappunti in un sottile
esercizio di interazione arricchito da sonorità accattivanti che riecheggiano
J.J Cale e i Dire Street di Mark Knopler. Melodie e fraseggi ritmici dettate da
Battaglia e Morello sui quali si inserisce con costante discrezione il
percussionismo di Di Raimondo che, abilmente, non va mai oltre
le righe evitando così di spezzare una gradevole atmosfera elettro-acustica intrisa
di raffinatezza. I brani, tutti originali a parte la ripresa di “Three of a
perfect pair” dei King Crimson, nascono dalla vena compositiva del binomio
Battaglia-Morello, che rivelano nel contempo anche le loro doti di
strumentisti, e sono caratterizzati da una struttura ben definita con
le porzioni improvvisative inserite accuratamente nell’ambito del naturale divenire esecutivo. Qua
e là si avverte qualche debito di originalità, sicuramente facile da contrarre
quando si è alle prese con un’esibizione live, ma questo trio ha tutte le carte
in regola per sviluppare in un imminente futuro una proposta degna di
attenzione.
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