Cirinnà
quartet
feat.
Dino Rubino
Anaglyphos
Records
Il
mio primo contatto con il progetto Screenplay del sassofonista Rino
Cirinnà è datato 23 febbraio 2012, data in cui il musicista ha presentato
questo suo ultimo cd nell’ambito della rassegna in corso al MIllennium Club di
Scicli. Con lui c’erano Danilo Rubino al
pianoforte, Tony Arco alla batteria e Lucio Terzano al contrabbasso, lo stesso
quartetto che ha inciso questo cd. Un
quartetto stellare, in totale simbiosi, che condensa nel suo linguaggio
tradizione e modernità per dare vita ad un’espressività jazz intrisa di
raffinate geometrie interattive, di un cadenzato alternarsi di temi ed
improvvisazione, di fraseggi a volte volutamente scomposti per inglobare i
rivoli estrosi di un batterista dirompente come Tony Arco. Dirompenza attinente
e variopinta oltre che spettacolare che mostra un musicista totalmente rapito
dalle dinamiche esecutive. Un quartetto guidato con raffinato raziocino da un
sassofonista sorprendentemente misurato e composto nel suo eloquio fiatistico
ma certamente esaustivo del bagaglio
tecnico-jazzistico che evidenzia i suoi trascorsi oltreoceano e la sua profonda
conoscenza della musica afroamericana. Il combo, come nella formazione live, include Lucio Terzano, al
contrabbasso, stilisticamente ineccepibile e di grande sensibilità musicale,
con un carnet di collaborazioni assolutamente prestigioso e Dino Rubino,
al pianoforte, oramai assorto al ruolo di musicista maturo e determinante in
ogni ambito in cui viene coinvolto. Sette le tracce incluse nel cd, che
confermano quanto di valido avevo già notato nell’esperienza dal vivo, tutte dalla
struttura articolata in bilico fra hard bop, mainstream e modern jazz, tutte di
elevata fattura, con punte eccelse in “Big on Trio” ricca di umori cangianti, in “Modaldino” impreziosita
dall’intrigante riff che alimenta il dialogo tra pianoforte e sax e in “Behind”
tra echi di Evans e sfaccettature liriche.