Craig Taborn
Per
il pianista Craig Taborn, altra figura rilevante della scena jazz newyorkese,
arriva l’appuntamento con una tappa quasi obbligata: il piano solo, e per di
più con l’etichetta Ecm di di Manfred Eicher. Una registrazione tutta europea
realizzata presso l’auditorio della radiotelevisione svizzera di Lugano con
l’ingegnerizzazione del nostro Stefano Amerio. Taborn, da sempre abituato a
cavalcare con evidente propensione i fermenti innovativi della scuola di
Chicago, si vedano a tal proposito i suoi contributi alle produzioni di Roscoe
Mitchell, nonchè gli umori avant della downtown, si mostra pronto a proporsi in
totale solitudine. Le tredici tracce contenute nel cd spaziano tra i diversi orizzonti
che costituiscono l’universo del piano solo. Il pianista infatti affronta con
evidente scioltezza e capacità ambiti vari senza cedimenti di sorta riuscendo
ad accostare l’oralità jazz ad una scrittura di stampo europeo. E ancora: citazioni d’avanguardia e aree di ampio respiro in cui spiccano frammenti di
melodie che ricordano in qualche episodio
la sfera più intima del Michael
Nyman di alcuni anni fa e per finire anche episodi minimalisti alla Philip Glass.
Un percorso variegato di ricorrente
intercambiabilità da metabolizzare ascolto dopo ascolto.
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