martedì 12 novembre 2013

The Art of the Duet Vol.1

Ivo Perelman
Matthew Shipp

Leo


Ecco due musicisti alfieri dell’avanguardia jazz contemporanea: Ivo Perelman, sassofonista brasiliano, che si porta dentro l’esuberanza artistica propria della sua gente. Non è solo un musicista, è anche un artista esponente delle arti visuali; Matthew Shipp, americano è un pianista che ha tracciato percorsi inediti ai margini e oltre la musica afroamericana, rileggendo con sapienza anche la tradizione. Due personaggi eclettici, entrambi con ampie discografie alle spalle, che hanno scoperto, non da ora, di poter condividere le affinità di un interplay esclusivo che passa inevitabilmente attraverso un' estemporaneità assolutamente free. Eccoli quindi impegnati nel primo dei tre incontri che il progetto The Art Of The Duet prevede. Ed è un duetto magistrale quello riescono a metter in campo nei tredici episodi di cui si compone questo lavoro discografico. Un duetto che si realizza attraverso un percorso in cui i due protagonisti sono in costante relazione. Ognuno di essi definisce le peculiarità essenziali del proprio linguaggio ma anche i tratti distintivi della propria personalità. Perelman è incalzante, fremente di un'urgenza espressiva dirompente e non da tregua al proprio strumento. Cambi di ritmo, esaltazioni timbriche, sono le costanti primordiali del suo linguaggio. La vocalità del suo sax sa delinearsi con varie sfaccettature impregnata di naturalezza e forza, incuneata in una catarsi espressiva che non concede pause e non trascura alcun registro tonale. Shipp ha un tratto più sereno, più riflessivo ma profondamente accorto a quello che il suo compagno esplica, il suo layout é ampiamente orientato verso elementi di musica contemporanea e il pianista traccia, durante la relazione con il brasiliano, architetture dinamiche ed espressive, di alto pregio. Qualche breve frammento lirico compare qua e là subito spazzato via dalle incalzanti metamorfosi che, numerose, si susseguono durante la performance. Poi il finale con l'ultima traccia totalmente affidata alla vena introspettiva di Shipp.


Nessun commento: