sabato 1 febbraio 2014

Bottervagl

Erb / Baker

Veto


Questa volta il sassofonista e clarinettista svizzero Christoph Erb è in duo con il pianista chicagoiano Jim Baker. I lettori di questo blog avranno imparato a conoscere Erb perché in questo ultimo mese di attività ho recensito ben due incisioni a nome del sassofonista europeo che incide a Chicago e poi pubblica i cd attraverso l’etichetta svizzera Veto-Records. Si tratta di Duope dove il nostro è in compagnia di Keefe Jackson, Fred Lonberg Holm e Tomaka Reid (leggete qui la recensione) e di Feel Beetrr (qui trovate la recensione) firmata dal Bererberg Trio che include oltre ad Erb, Josh Berman e il già citato Fred Lonberg Holm. Anche questa incisione con Baker è contraddistinta da una intensità di base che è sempre presente nell’espressività del musicista svizzero, che non risparmia energie per lanciarsi in un gioco debordante di fraseggi liberi qui contrappuntati ed evidenziati da un pianismo ricco di note in cascata, nell’ambito di un dialogo che non si interrompe in nessuna delle cinque composizioni contenute in questo cd. L’apertura come negli altri casi è fulminante, “Moty’l” è un gioco di fughe e ricorse, i due sembrano sfidarsi in un gioco improvvisativo senza tregua o pause. Il climax così nervoso però non permane per tutto l’ambito del cd perché già a partire dalla terza traccia “Kupu-Kupu” il dialogo si fa più sottile, a tratti più affievolito, con inaspettate parentesi anche lievemente liriche. Un dialogo che si trasmuta in qualcosa di più intimo e cameristico soprattutto quando Erb imbocca il clarinetto basso come in “Gwilwileth”. Anche in questo contesto lo svizzero evidenzia tutte le prerogative di musicista votato al libero incedere in una piattaforma jazzistica d’avanguardia.

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