Gabriele Mitelli / John Edwards / Mark Sanders
We Insist!
Nuovo album per il trombettista Gabriele Mitelli che si cimenta anche al sax soprano, elettroniche e voce in questa sua recente produzione in compagnia di due musicisti inglesi: John Edwards al contrabbasso e Mark Sanders batteria e objects. Un album che come chiarisce l'esauriente libretto che lo accompagna.... “è una dedica al mondo dei volatili, alle creature del mondo e alle loro migrazioni”..... e infatti ben cinque dei nove brani che compongono la selezione dell'album si ispirano a storie di vari tipi di uccelli, anche queste raccontate nel libretto sopracitato.
La tromba di Mitelli è una lama tagliente che squarcia il silenzio, borbotta, gracchia o si fa strada con un tema, si lancia in un improvvisazione articolata, dialoga con una sezione ritmica mentre conduce una ballata prima sinuosa ed esplorativa poi dirompente ed esplosiva. L'album si apre con un brano firmato da Sean Bergin, musicista jazz sudafricano, sassofonista emigrato negli anni '70 in Europa, ad Amstedarm, dopo un primo soggiorno a Londra e negli Stati Uniti. “New One” questo il titolo del brano, si muove tra post-bop e free ed esibisce un intrigante tema ed una frenetica improvvisazione rivelando le pregevoli doti della sezione ritmica, vero motore propulsivo perfettamente sincronizzato sulle dinamiche esibite da Mitelli.
La seconda traccia “The Eagle and The Hawk” rivela un'aspetto musicale e sonoro totalmente diverso dalla traccia iniziale: fragore elettroacustico che inghiotte anche la sezione ritmica. Lo stesso ambito di questa traccia si ritrova in “Green Lake Black Bird”. Un intro fatto di brusio sonoro contraddistingue invece “Go Godwit Go” seguito da fragori ritmici e fraseggi di tromba dai suoni avant, spezzati da improvvise cantilene e armonie popolari ricche di ironia.
La traccia n.7 “The Indian Geese and Himalaya” è una ballad soffusa nella prima parte condotta dalla tromba di Mitelli che poi lascia spazio ad una porzione improvvisativa che rivela la coesione e l'equilibrio invidiabile dell'interplay del trio. Poi l'urgenza espressiva di un brano dei Fire “Ritual 3” tratto dall'album Ritual, datato 2016, del trio svedese guidato da Mats Gustafsson, che suggella una delle migliori produzioni realizzate in Italia nel 2022.
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