Rob Mazurek
Submarine Records
Esotico, fresco, avvolgente, struggente, fluido, etereo… queste le prime definizioni che mi vengono in mente così di botto appena provo a mettere su la recensione di questo cd dalla sobria copertina, che diffonde un qualcosa di unico, di naturale, insomma qualcosa che ben presto affascina fin dal primo ascolto. Un’intensa cascata di suoni e ritmi concepita dal trombettista Rob Mazurek, ritratto in copertina con spessi occhiali da sole, uno degli esponenti della Explonding Star Orchestra, ensemble vicino al compianto Bill Dixon. Uno dei musicisti americani più impegnati nella ricerca di un jazz moderno originale e innovativo. Questa sua recente realizzazione nasce in Brasile dove Mazurek possiede una residenza e costituisce una sorta di diversivo alle ricercate e avanguardistiche produzioni con l’Orchestra. Una mistura dove comunque trovano spazio i frutti di questa sua ricerca, una miriade di elementi che vanno dall’avanguardia all’etnico. Un viaggio attraverso le nove composizioni come in una ipotetica giungla tecnologica dove si intersecano e convivono sonorità elettroniche ed acustiche. Artefici di questo lavoro sono anche alcuni dei componenti l’Explonding Star Orchestra: Jason Adasiewicz, vibrafono, Nicole Mitchell, alto flauto, Matt Bauder, clarinetto basso, Josh Abrams, basso, Mike Reed, percussioni. A loro si sono uniti altri musicisti brasiliani come Kiko Dinucci, chitarrista e songwriter.
Emozioni a iosa durante l’ascolto che già raggiunge livelli coinvolgenti con la lunga e ipnotica “The Passion of Yang Kwei-Fe”, un pout-pourri di musica ambient intrisa di ritmi variopinti, di una suadente melodia di cui è artefice la tromba di Mazurek contrappuntata al flauto da Nicole Mitchell.
Tre solchi più avanti troviamo la delicata e triste “Flow My Tears and Last Forever” una ballata in duo, chitarra acustica e tromba, di straordinaria bellezza. In chiusura “Flamingos Dancing On The Rings of Saturn” titolo che disegna un’ immaginaria visione di una danza sospesa nello spazio che il lungo solo di Adasiewicz, al vibrafono, rende palpabile. Questi gli episodi più significativi di un cd impossibile da etichettare così denso di essenza musicale da lasciare stupefatti e che non evidenzia cadute di tono in nessuna delle nove tracce in esso contenute. Un cd pensato solo per il mercato discografico brasiliano e per quello giapponese e quindi apparentemente non di facile reperibilità. Tutto può essere risolto con un pizzico di pazienza perché potete acquistarlo andando sul sito della Submarine Records e da lì riceverete le opportune istruzioni per la relativa procedura d’acquisto. Ne vale la pena. Un must!
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