Parker / Lee / Evans
Psi Records
Un trio esclusivo quello formato dal
sassofonista Evan Parker, dalla violoncellista Okkyung Lee e dal trombettista
Peter Evans, tre musicisti di diversa nazionalità ed estrazione culturale, tre
diversi percorsi musicali accumunati da una comune tendenza alla
sperimentazione. Il primo è un veterano che non ha bisogno di presentazioni, la
seconda, di origine coreana, vive ormai da quasi dodici anni a New York e
respira i fermenti multiculturali di quella metropoli e in questi anni ha
collezionato frequentazioni con musicisti di grande levatura tra i quali: Laurie
Anderson, Nels Cline, Vijay Iyer, Ikue Mori, Lawrence D. “Butch” Morris, Wadada Leo Smith, Tyshawn Sorey e John Zorn. Di
Evans sarete già a conoscenza se leggete questo blog per via delle recensioni
di “Gost” album a suo nome e di “Electric Fruit” in trio con il batterista
Weasel Walter e la chitarrista Mary Harvolson. Il contesto di questa incisione
dal vivo, ripresa il 4 maggio del 2010 al St. Peter’s Church Whitstable, nel
Regno Unito, è una performance all’insegna della totale improvvisazione: poco
più di sessantotto minuti immortalati in undici brani, sei dei quali interpretati
in trio e cinque in duo. Ne sono interpreti tre musicisti avvinghiati in un
gioco di eloqui sonori imprevedibili che da luogo ad una fitta ragnatela di
interazioni in cui i suoni dei tre strumenti sembrano confondersi e scambiarsi
le rispettive identità timbriche originarie. Un flusso sonoro lacerante che
sorprende per improvvisi ma brevi squarci armonici con il sax di Parker
maestoso e disarmante spesso impegnato al fotofinish con la tromba di Evans,
musicista esageratamente illimitato nelle sue invenzioni fiatistiche. Tra i due
si inserisce in splendida simbiosi la violoncellista coreana e la performance
scorre densa di sorprese e invenzioni. I tre si muovono in ambiti che
travalicano equilibri standardizzati e mirano ad instaurare un dialogo che
viaggia sulle coordinate dell’avanguardia dove nulla è già sentito. Ogni
episodio ha una sua caratterizzazione e una sua esclusività, sia quando ad
esserne protagonista è l’intero trio ma anche quando si opta per un dialogo a
due. Tra questi ultimi particolarmente riusciti mi sono sembrati “Duo 3” con
protagonisti Parker ed Evans e “Duo 4” con la Lee ed Evans.