The
Kris Davis Trio
Pyroclastic
reviews
The
Kris Davis Trio
Pyroclastic
Ivo Perelman / Nate Wooley
Burning Ambulance
Il sassofonista Ivo Perelman prosegue con la pubblicazione delle sue incisioni, con vari musicisti, realizzate ai Park West Studios di Brooklyn, registrate, mixate e masterizzate dal fedelissimo Jim Clouse. Questa di cui vado a raccontarvi è datata giugno 2024 ed è stata pubblicata in questo mese di ottobre, si tratta del terzo capitolo del progetto Polarity che vede il musicista brasiliano affiancarsi al trombettista Nate Wooley. Dieci le composizioni istantanee contenute in questo album che ricordo è disponibile in formato cd ed in versione digitale.
Padova Jazz Festival
26° edizione
Un vasto affresco di stili musicali e di generazioni a confronto: nel programma del Padova Jazz Festival 2024 trovano spazio glorie intramontabili (Billy Cobham), artisti che stanno emergendo con slancio nella scena internazionale (Lakecia Benjamin, Pablo Held con Nelson Veras), musicisti nel pieno della loro maturità espressiva (Richard Bona, Anat Cohen, Donald Harrison, Jonathan Kreisberg, Mauro Ottolini), talenti incredibili in proporzione alla giovanissima età (Hakan Başar). Altrettanto variegato è il panorama stilistico, dalla fusion storica alla più solida tradizione post bop (Rosario Giuliani con Pietro Lussu), dalle sonorità brasiliane (As Madalenas) a innumerevoli e fertili combinazioni che mettono in contatto mondi sonori anche distanti tra loro (Aliendee, Daniele di Bonaventura, Enrico Morello, Duo Hana).
I numerosi palcoscenici del festival si distinguono per le loro peculiarità architettoniche: dalle location di importanza storica come il Teatro Verdi e la sua Sala del Ridotto, la Sala dei Giganti al Liviano, il Caffè Pedrocchi, il Centro Culturale Altinate/San Gaetano alle aule dell’Università degli Studi di Padova.
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Veneto e con il sostegno del Ministero della Cultura.
21 ottobre – 17 novembre 2024
Bologna, Ferrara, Forlì
COMUNICATO
Il ritorno del campione: Pat Metheny, uno degli artisti più iconici della scena jazz, sarà la principale star dell’edizione 2024 del Bologna Jazz Festival, che già in anni recenti aveva ospitato il fenomenale chitarrista. Metheny sarà il vertice di un cartellone che annovera altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e la all star band McCoy Legends. Dal 21 ottobre al 17 novembre il BJF 2024 sarà una kermesse su vasta scala, sia produttiva (con oltre cinquanta concerti che esplorano le innumerevoli diramazioni del jazz moderno, ampio spazio riservato alla didattica e una particolare attenzione per le arti figurative) che geografica (con estensioni nell’area metropolitana e nelle province di Ferrara e Forlì).
Ivo Perelman Quartet
Rogue Art
E’ un quartetto stellare quello che il sassofonista Ivo Perelman ha messo insieme per questo Water Music edito dalla francese Rogue Art di Michael Dorbon. Un quartetto che lo vede affiancato dal pianista Matthew Shipp, dal contrabbassista Mark Helias e dal batterista Tom Rainey per una session in puro stile improvvisazione-composizione. Quattro musicisti che frequentano da sempre gli ambiti del jazz libero e che in questi ambiti operano raccogliendo stimoli e proposte che danno vita a produzioni di pregevole fattura.
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Alla ripresa di una stagione 2024 segnata da un’infilata di ‘tutto esaurito’ raccolti da proposte di grande spessore musicale e di ricerca nel corso della prima parte dell’anno, due appuntamenti costituiscono l’episodio autunnale di Centrodarte24, e si tratta di due incontri ciascuno dal carattere eccezionale, che compendiano una proposta musicale sempre specchio delle tendenze più recenti.
XXVII Edizione
11-21 settembre 2024
Cagliari
COMUNICATO STAMPA
“Libere Connessioni” è la parola d’ordine del festival Forma e Poesia nel Jazz, in scena a Cagliari dall’11 al 21 settembre. Libere connessioni sono quelle che il jazz crea tra artisti che si incontrano abitualmente o per la prima volta, tra i musicisti e il pubblico curioso di seguire il gioco della loro creatività, tra linguaggi estetici diversi o anche antitetici che improvvisamente rivelano incredibili punti di contatto. Connessioni per eccellenza sono poi quelle create dalla radio, strumento fondamentale per la diffusione di massa della musica, di cui il festival celebra il centenario allestendo una ricca esposizione di modelli storici.
Dirk Serries / Rodrigo Amado / Andrew Lisle
Klanggalerie
Quando si discute di jazz improvvisato o di free jazz in Europa allora non si può non citare il sassofonista portoghese Rodrigo Amado, autorevole esponente di questo ambito come dimostra il recente album Beyond The Margins, inciso, per la Trost Records, dal quartetto the Bridge dove, con accanto ad Amado al sax tenore, troviamo Alexander Von Schlippenbach al pianoforte, Ingebrigt Håker Flaten al contrabbasso e Gerry Hemingway alla batteria e voci, qui trovate la recensione mentre colgo l’occasione per ribadire quanto ho già scritto in un apposito post di questo blog, ovvero che da poco è stata pubblicata una versione in vinile di questo album che include una traccia non presente sia nella versione cd che nella versione digitale. Tornando all’oggetto di questa recensione va detto che la formazione di questo trio è la conseguenza di un primo incontro tra il chitarrista sperimentale belga Dirk Serries e Amado.
Matthew Shipp
Rogue Art
Ogni volta che mi sono trovato a scrivere una recensione di un album del pianista Matthew Shipp, riportando le relative impressioni di ascolto, ho sempre definito il suo pianoforte immenso. Questo perché il pianismo di Shipp sorprende per la ricchezza degli elementi contenuti nella sua espressività, per l’energia che sprigiona ma anche per i contrasti dinamici, quest’ultima una delle caratteristiche che più lo contraddistinguono.
Ivo Perelman / Matthew Shipp
Soul City Sounds
Matteo Paggi
Aut
E’ in circolazione dallo scorso 15 febbraio Words nuovo album del trombonista Matteo Paggi che dall’estate 2022 fa parte del quintetto di Enrico Rava “The Fearless Five”. Per questo progetto Paggi ha coinvolto la flautista Iara Perillo, la violinista Irene Piazza, la contrabbassista Anja Gottberg, il batterista Anton Sconosciuto e un’altra violinista, Mona Creisson, in una traccia dell’album. Per Matteo Paggi questo è un lavoro ed un progetto che lui definisce laboratorio e che non si esaurisce con la pubblicazione di questo cd.
Tomeka Reid Quartet
Cuneiform
Non è consueto, in ambito jazzistico, imbattersi in un ensemble che abbia fra i suoi componenti una violoncellista, tuttavia non mancano esempi di come lo strumento violoncello possa essere ben utilizzato in quell’ambito. Se dovessi citare una violoncellista conosciuta e apprezzata, in quelli che sono i nuovi e più avanzati percorsi del jazz contemporaneo e che ha lavorato negli ultimi anni per diffondere l’inserimento del violoncello in questi contesti, dovrei necessariamente parlarvi di Tomeka Reid che ha di recente pubblicato un nuovo album: 3 + 3.
Annunciato il preordine di una versione in doppio vinile in edizione limitata di "Beyond The Margins" (Trost), stampata su vinile di alta qualità di Trost, protetta da una copertina setosa deluxe e caratterizzata da bellissime opere d'arte del maestro pittore Miguel Navas.
Include una bonus track di 20 minuti "Tearing Down the Walls" dalla celebre apparizione di The Bridge al Berlin Jazz Fest, novembre 2022
La data di uscita è il 14 giugno
I Dettagli qui
Ivo Perelman Tom Rainey
Ibeji
E’ sempre più prolifico il sassofonista Ivo Perelman, questi ultimi mesi, da gennaio a maggio, sono stati un continuo fiorire di sue nuove incisioni: Truth Seeker con il contrabbassista Mark Helias e il batterista Tom Rainey; Water Music dove al trio di prima si aggiunge Matthew Shipp al pianoforte; Magical Incantation in duo con Matthew Shipp e per non dimenticare, perché ogni opera di Perelman non va mai liquidata con superficialità, Embracing the Unknown, anche questo in quartetto ma con Chad Fowler, Reggie Workman e Andrew Cyrille.
Matthew Shipp Trio
Esp-Disk’
A meno di un anno dal suo ottimo album in piano solo The Intrinsic Nature Of Shipp, di cui potete leggera la mia recensione qui, il pianista Matthew Shipp torna ad operare in trio in questo nuovo lavoro. Con a fianco Michael Bisio al contrabbasso e Newman Taylor Baker alla batteria ecco New Concepts In Piano Trio Jazz, a detta di Shipp un album avanti di secoli rispetto a World Construct, precedente lavoro dello stesso trio datato giugno 2022.
Al via domani 13 maggio 2024
XXVIII Edizione
13-19 maggio 2024
COMUNICATO STAMPA
Effetto superconcentrato: giunto alla ventottesima edizione, il festival New Conversations – Vicenza Jazz accorcia la sua durata di una manciata di giorni (andando in scena dal 13 al 19 maggio) ma non rinuncia agli abituali 100 concerti e più del suo cartellone. Ne risulta un festival dalla fisionomia rinnovata, con giornate ancora più dense di musica dal vivo, con una programmazione non stop dal pomeriggio sino a notte fonda (e in un’occasione sino all’alba).
Michele Bonifati Emong
nusica.org
La 23° produzione dell'attivissima etichetta discografica nusica.org ci propone un quartetto chitarra elettrica, trombone, sax e batteria, rispettivamente affidate all'estro e alle peculiarità stilistiche di Michele Bonifati, Federico Pierantoni, Massimo Caliumi ed Evita Polidoro. Emong è il nome del quartetto preso in prestito da un aquilone molto caro a Bonifati. Un aquilone capace di prodursi in splendida performance anche in presenza di un vento flebile e poco potente ad una velocità di tre nodi e Three Knots è il titolo del cd.
XII EDIZIONE
20/30 aprile 2024
l Torino Jazz Festival 2024, con la direzione artistica di Stefano Zenni, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.
Il Festival, giunto alla dodicesima edizione, si svolgerà dal 20 al 30 aprile e si presenta come una delle più ricche di sempre, una carrellata di eventi in cui si susseguono grandi concerti sui palchi e nei club, conferenze, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, marching band e molto altro ancora.
3 marzo – 13 luglio 2024
Il festival Crossroads festeggia la sua 25a edizione con un nuovo giro attorno al mondo delle musiche improvvisate (jazz e affini), con divagazioni etniche, cantautorali, sperimentali. E oltre a viaggiare simbolicamente da un continente all’altro grazie agli artisti ospiti, percorrerà invece assai concretamente tutta l’Emilia-Romagna: col suo dna di festival itinerante, dal 3 marzo al 13 luglio farà tappa in oltre venti comuni sull’intero territorio regionale con più di 60 concerti (per oltre 400 musicisti). Un programma talmente vasto da lasciare spazio alle grandi star italiane e internazionali (Enrico Rava, Paolo Fresu, Abdullah Ibrahim, Richard Galliano…), alle giovani promesse già in aria di celebrità (Matteo Mancuso, Frida Bollani Magoni), alle figure storiche (Don Moye, Uri Caine), ai nomi di più raro ascolto nel circuito festivaliero, ai talenti del territorio locale.
Crossroads 2024 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Crossroads fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.
Di seguito il comunicato di presentazione e qui tutti i dettagli di una stagione musicale da non perdere.
In the El Intruso 16th Annual Critics Poll the following critics participated:
Karl Ackermann, Paul Acquaro, Esteban Arizpe Castañeda, Hrayr Attarian, Roberto Barahona, Franpi Barriaux, Enrico Bettinello, Henning Bolte, Mike Borella, Antonio Branco, Stuart Broomer, Bill Brownlee, Pete Butchers, Luca Canini, Nuno Catarino, Troy Collins, Nazim Comunale, James Cook, Mark Corroto, Raúl da Gama, Francis Davis, Jos Demol, Zlatan Dimitrijevic, Laurence Donohue-Greene, Alain Drouot, Pierre Dulieu, Lee Rice Epstein, Filipe Freitas, Matteo Gabutti, Vitalijus Gailius, Stef Gijssels, Kurt Gottschalk, Alberto Gutiérrez, Eyal Hareuveni, Andrey Henkin, Rob Hoff, Tom Hull, Will Layman, Hiroyuki Masuko, Giuseppe Mavilla, Paul Medrano, Ralph A. Miriello, Chris Monsen, João Morado, Marcelo Morales, Nicola Negri, Ysi Ortega, Marco Paolucci, Sergio Piccirilli, Enrico Romero, John Sharpe, Rob Shepherd, Sergio Spampinato, Sammy Stein, Mark Sullivan, Pedro Tavares, Abraham Vázquez, Fabricio Vieira, Begoña Villalobos, Luca Vitali, Ken Waxman, Jerome Wilson
gli esiti: qui
Matthew Shipp
Mahakala Music
L'aggettivo intrinseco mi ha sempre incuriosito sin da bambino, era spesso usato dai grandi per descrive l'appatenenza di una persona ad un gruppo di amici o ad una famiglia. Ora lo ritrovo nel titolo di questo cd di uno dei migliori e più interessanti musicisti del jazz contemporaneo, mi riferisco a Matthew Shipp pianista operante nell'area più ricca di fermenti musicali quale quella newyorkese.
3-27 novembre 2023
Bologna, Ferrara, Forlì, Modena
COMUNICATO STAMPA
Jazz & libertà, con un significativo contributo artistico femminile: questo è il Bologna Jazz Festival 2023, nel cui cartellone risaltano le presenze musicali di Hiromi, Samara Joy, Ron Carter, Bill Frisell, Steve Coleman. Con una cinquantina di concerti e numerose attività extra (didattica, mostre, incontri con gli artisti, conferenze), dal 3 al 27 novembre il BJF si espanderà dal capoluogo emiliano raggiungendo i comuni dell’area metropolitana e le province di Ferrara, Forlì e Modena. Sui suoi numerosi palcoscenici confluirà un’incredibile rappresentanza del jazz made in USA e troveranno spazio innovative produzioni nazionali.
Rodrigo Amado The Bridge
Trost
Il sassofonista portoghese Rodrigo Amado è uno dei maggiori esponenti del free jazz europeo, varie le formazione che di tanto in tanto ha messo su per i suoi progetti e tanti i musicisti che negli anni ha coinvolto come ad esempio il Motion Trio con Miguel Mira e Gabriel Ferrandini o il quartetto dell'album This Is Our Language, con Joe McPhee, Kent Kessler e Chris Corsano. L'ultima sua creatura, in fatto di gruppi, è il quartetto The Bridge che ha prodotto il cd Beyond The Margins uscito lo scorso 20 ottobre, un quartetto stellare formato da Alex Von Schlippenbach al pianoforte, già membro del trio con Evan Parker e Paul Lovens; Ingebrigt Håker Flaten al contrabbasso, dal 2000 con The Thing; Gerry Hemingway alla batteria e voci, componente del quartetto di Anthony Braxton dal 1983 al 1994, nonchè lo stesso Amado al sassofono tenore.
2-19 novembre 2023
25° Edizione
Il Padova Jazz Festival 2023 è poliedrico nelle scelte artistiche come nei luoghi che le ospitano: una varietà di espressioni della cultura jazzistica riassume la storia del festival, che quest’anno celebra il traguardo della venticinquesima edizione. Dal 2 al 19 novembre si intrecceranno il jazz statunitense (Bill Frisell, Emmet Cohen, Joey Calderazzo) e quello italiano (Irene Grandi in versione blues, Fabrizio Bosso…), con quello europeo a fare da mediatore (Greg Osby con Arno Krijger e Florian Arbenz, l’organico internazionale del Trio Grande…). Una sezione appositamente dedicata (con Vanessa Tagliabue Yorke, Francesca Tandoi e Patrizia Conte) darà particolare risalto al jazz al femminile, del resto presente in cartellone anche con Olivia Trummer e Naomi Berrill (oltre che la già citata Irene Grandi).
Dal 5 Ottobre al 30 novembre 2023
Il 26 ottobre al Teatro Torresino è la volta di Andrea Centazzo, percussionista, compositore, tra i pionieri della free music europea, ormai da trent’anni cittadino USA. Centazzo torna a Padova con una delle sue performance solistiche in cui opera al centro di un nutritissimo arsenale di percussioni, un formato che inaugurò nel corso degli anni 70 allorché comparve diverse volte nelle stagioni del Centro d’Arte. Uno di questi memorabili episodi, risalente al 1977, verrà presentato per l’occasione in anteprima nella forma di album, edito dall’etichetta Holidays: si tratta di un duo ad altissima temperatura con Evan Parker, padre fondatore dei nuovi linguaggi improvvisativi.
Franco D'Andrea
Parco della Musica
La recente opera discografica del pianista Franco D'Andrea è un altro percorso inedito nella sua galassia musicale. Questo stato di cose è ormai una consuetudine nel percorso artistico del musicista di Merano, lui non torna mai sui suoi passi, va sempre avanti, percorre di volta in volta itinerari inediti e riserva agli appassionati esperienze d'ascolto ricche di sorprese. Sketches of 20th Century è un progetto che il nostro coltivava da tempo e che nasce dalla sua grande passione per le musiche del '900 e certamente non soltanto per la musica jazz e per musicisti quali Armstrong, Monk ed Ellington.
Gabriela Martina
Self Production
Interprete e compositrice svizzera, Gabriela Martina, ha collezionato nel 2016, una recensione a quattro stelle per il suo album No white Shoes da parte della prestigiosa rivista americana DownBeat. A distanza di sette anni rieccola con un nuovo album pubblicato lo scorso 14 luglio.
Michele Sannelli & The Gonghers
Wow
Traguardo importante quello raggiunto dal vibrafonista Michele Sannelli con la pubblicazione, sul finire del 2022, del suo album d'esordio, Inner Tales, realizzato con la collaborazione del suo gruppo, i Gonghers, formato da Davide Sartori chitarra, Edoardo Maggioni tastiere, Stefano Zambon contrabbasso, Fabio Danusso batteria. Un sodalizio nato nel 2017 quale progetto della tesi di 2° livello accademico di Sannelli, musicista che avevamo ascoltato nell'album di Andrea Grumelli Red Project, potete leggere la recensione qui.
Igor
Legari
Folderol
22/30 aprile 2023
9 giorni di programmazione
93 appuntamenti di cui 49 concerti
234 musicisti
62 luoghi sparsi in tutta la città
Il Torino Jazz Festival 2023, che vede il ritorno di Stefano Zenni alla direzione artistica, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.
Il Festival, quest’anno all’undicesima edizione, si svolgerà dal 22 al 30 aprile e ha in programma oltre ai concerti ‘Main Events’ (in prevendita dal 6 marzo) e a quelli ‘Jazz Cl(h)ub’ (il cui cartellone definitivo sarà disponibile nei primi giorni di aprile) numerosi appuntamenti tra cui Jazz Talks (incontri, conferenze), Jazz Blitz, Jazz Meeting e Jazz Special.