Ivo Perelman / Matthew Shipp
Soul City Sounds
Ivo Perelman / Matthew Shipp
Soul City Sounds
Matteo Paggi
Aut
E’ in circolazione dallo scorso 15 febbraio Words nuovo album del trombonista Matteo Paggi che dall’estate 2022 fa parte del quintetto di Enrico Rava “The Fearless Five”. Per questo progetto Paggi ha coinvolto la flautista Iara Perillo, la violinista Irene Piazza, la contrabbassista Anja Gottberg, il batterista Anton Sconosciuto e un’altra violinista, Mona Creisson, in una traccia dell’album. Per Matteo Paggi questo è un lavoro ed un progetto che lui definisce laboratorio e che non si esaurisce con la pubblicazione di questo cd.
Tomeka Reid Quartet
Cuneiform
Non è consueto, in ambito jazzistico, imbattersi in un ensemble che abbia fra i suoi componenti una violoncellista, tuttavia non mancano esempi di come lo strumento violoncello possa essere ben utilizzato in quell’ambito. Se dovessi citare una violoncellista conosciuta e apprezzata, in quelli che sono i nuovi e più avanzati percorsi del jazz contemporaneo e che ha lavorato negli ultimi anni per diffondere l’inserimento del violoncello in questi contesti, dovrei necessariamente parlarvi di Tomeka Reid che ha di recente pubblicato un nuovo album: 3 + 3.
Annunciato il preordine di una versione in doppio vinile in edizione limitata di "Beyond The Margins" (Trost), stampata su vinile di alta qualità di Trost, protetta da una copertina setosa deluxe e caratterizzata da bellissime opere d'arte del maestro pittore Miguel Navas.
Include una bonus track di 20 minuti "Tearing Down the Walls" dalla celebre apparizione di The Bridge al Berlin Jazz Fest, novembre 2022
La data di uscita è il 14 giugno
I Dettagli qui
Ivo Perelman Tom Rainey
Ibeji
E’ sempre più prolifico il sassofonista Ivo Perelman, questi ultimi mesi, da gennaio a maggio, sono stati un continuo fiorire di sue nuove incisioni: Truth Seeker con il contrabbassista Mark Helias e il batterista Tom Rainey; Water Music dove al trio di prima si aggiunge Matthew Shipp al pianoforte; Magical Incantation in duo con Matthew Shipp e per non dimenticare, perché ogni opera di Perelman non va mai liquidata con superficialità, Embracing the Unknown, anche questo in quartetto ma con Chad Fowler, Reggie Workman e Andrew Cyrille.
Matthew Shipp Trio
Esp-Disk’
A meno di un anno dal suo ottimo album in piano solo The Intrinsic Nature Of Shipp, di cui potete leggera la mia recensione qui, il pianista Matthew Shipp torna ad operare in trio in questo nuovo lavoro. Con a fianco Michael Bisio al contrabbasso e Newman Taylor Baker alla batteria ecco New Concepts In Piano Trio Jazz, a detta di Shipp un album avanti di secoli rispetto a World Construct, precedente lavoro dello stesso trio datato giugno 2022.
Al via domani 13 maggio 2024
XXVIII Edizione
13-19 maggio 2024
COMUNICATO STAMPA
Effetto superconcentrato: giunto alla ventottesima edizione, il festival New Conversations – Vicenza Jazz accorcia la sua durata di una manciata di giorni (andando in scena dal 13 al 19 maggio) ma non rinuncia agli abituali 100 concerti e più del suo cartellone. Ne risulta un festival dalla fisionomia rinnovata, con giornate ancora più dense di musica dal vivo, con una programmazione non stop dal pomeriggio sino a notte fonda (e in un’occasione sino all’alba).
Michele Bonifati Emong
nusica.org
La 23° produzione dell'attivissima etichetta discografica nusica.org ci propone un quartetto chitarra elettrica, trombone, sax e batteria, rispettivamente affidate all'estro e alle peculiarità stilistiche di Michele Bonifati, Federico Pierantoni, Massimo Caliumi ed Evita Polidoro. Emong è il nome del quartetto preso in prestito da un aquilone molto caro a Bonifati. Un aquilone capace di prodursi in splendida performance anche in presenza di un vento flebile e poco potente ad una velocità di tre nodi e Three Knots è il titolo del cd.
XII EDIZIONE
20/30 aprile 2024
l Torino Jazz Festival 2024, con la direzione artistica di Stefano Zenni, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.
Il Festival, giunto alla dodicesima edizione, si svolgerà dal 20 al 30 aprile e si presenta come una delle più ricche di sempre, una carrellata di eventi in cui si susseguono grandi concerti sui palchi e nei club, conferenze, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, marching band e molto altro ancora.
3 marzo – 13 luglio 2024
Il festival Crossroads festeggia la sua 25a edizione con un nuovo giro attorno al mondo delle musiche improvvisate (jazz e affini), con divagazioni etniche, cantautorali, sperimentali. E oltre a viaggiare simbolicamente da un continente all’altro grazie agli artisti ospiti, percorrerà invece assai concretamente tutta l’Emilia-Romagna: col suo dna di festival itinerante, dal 3 marzo al 13 luglio farà tappa in oltre venti comuni sull’intero territorio regionale con più di 60 concerti (per oltre 400 musicisti). Un programma talmente vasto da lasciare spazio alle grandi star italiane e internazionali (Enrico Rava, Paolo Fresu, Abdullah Ibrahim, Richard Galliano…), alle giovani promesse già in aria di celebrità (Matteo Mancuso, Frida Bollani Magoni), alle figure storiche (Don Moye, Uri Caine), ai nomi di più raro ascolto nel circuito festivaliero, ai talenti del territorio locale.
Crossroads 2024 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Crossroads fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.
Di seguito il comunicato di presentazione e qui tutti i dettagli di una stagione musicale da non perdere.
In the El Intruso 16th Annual Critics Poll the following critics participated:
Karl Ackermann, Paul Acquaro, Esteban Arizpe Castañeda, Hrayr Attarian, Roberto Barahona, Franpi Barriaux, Enrico Bettinello, Henning Bolte, Mike Borella, Antonio Branco, Stuart Broomer, Bill Brownlee, Pete Butchers, Luca Canini, Nuno Catarino, Troy Collins, Nazim Comunale, James Cook, Mark Corroto, Raúl da Gama, Francis Davis, Jos Demol, Zlatan Dimitrijevic, Laurence Donohue-Greene, Alain Drouot, Pierre Dulieu, Lee Rice Epstein, Filipe Freitas, Matteo Gabutti, Vitalijus Gailius, Stef Gijssels, Kurt Gottschalk, Alberto Gutiérrez, Eyal Hareuveni, Andrey Henkin, Rob Hoff, Tom Hull, Will Layman, Hiroyuki Masuko, Giuseppe Mavilla, Paul Medrano, Ralph A. Miriello, Chris Monsen, João Morado, Marcelo Morales, Nicola Negri, Ysi Ortega, Marco Paolucci, Sergio Piccirilli, Enrico Romero, John Sharpe, Rob Shepherd, Sergio Spampinato, Sammy Stein, Mark Sullivan, Pedro Tavares, Abraham Vázquez, Fabricio Vieira, Begoña Villalobos, Luca Vitali, Ken Waxman, Jerome Wilson
gli esiti: qui
Matthew Shipp
Mahakala Music
L'aggettivo intrinseco mi ha sempre incuriosito sin da bambino, era spesso usato dai grandi per descrive l'appatenenza di una persona ad un gruppo di amici o ad una famiglia. Ora lo ritrovo nel titolo di questo cd di uno dei migliori e più interessanti musicisti del jazz contemporaneo, mi riferisco a Matthew Shipp pianista operante nell'area più ricca di fermenti musicali quale quella newyorkese.
3-27 novembre 2023
Bologna, Ferrara, Forlì, Modena
COMUNICATO STAMPA
Jazz & libertà, con un significativo contributo artistico femminile: questo è il Bologna Jazz Festival 2023, nel cui cartellone risaltano le presenze musicali di Hiromi, Samara Joy, Ron Carter, Bill Frisell, Steve Coleman. Con una cinquantina di concerti e numerose attività extra (didattica, mostre, incontri con gli artisti, conferenze), dal 3 al 27 novembre il BJF si espanderà dal capoluogo emiliano raggiungendo i comuni dell’area metropolitana e le province di Ferrara, Forlì e Modena. Sui suoi numerosi palcoscenici confluirà un’incredibile rappresentanza del jazz made in USA e troveranno spazio innovative produzioni nazionali.
Rodrigo Amado The Bridge
Trost
Il sassofonista portoghese Rodrigo Amado è uno dei maggiori esponenti del free jazz europeo, varie le formazione che di tanto in tanto ha messo su per i suoi progetti e tanti i musicisti che negli anni ha coinvolto come ad esempio il Motion Trio con Miguel Mira e Gabriel Ferrandini o il quartetto dell'album This Is Our Language, con Joe McPhee, Kent Kessler e Chris Corsano. L'ultima sua creatura, in fatto di gruppi, è il quartetto The Bridge che ha prodotto il cd Beyond The Margins uscito lo scorso 20 ottobre, un quartetto stellare formato da Alex Von Schlippenbach al pianoforte, già membro del trio con Evan Parker e Paul Lovens; Ingebrigt Håker Flaten al contrabbasso, dal 2000 con The Thing; Gerry Hemingway alla batteria e voci, componente del quartetto di Anthony Braxton dal 1983 al 1994, nonchè lo stesso Amado al sassofono tenore.
2-19 novembre 2023
25° Edizione
Il Padova Jazz Festival 2023 è poliedrico nelle scelte artistiche come nei luoghi che le ospitano: una varietà di espressioni della cultura jazzistica riassume la storia del festival, che quest’anno celebra il traguardo della venticinquesima edizione. Dal 2 al 19 novembre si intrecceranno il jazz statunitense (Bill Frisell, Emmet Cohen, Joey Calderazzo) e quello italiano (Irene Grandi in versione blues, Fabrizio Bosso…), con quello europeo a fare da mediatore (Greg Osby con Arno Krijger e Florian Arbenz, l’organico internazionale del Trio Grande…). Una sezione appositamente dedicata (con Vanessa Tagliabue Yorke, Francesca Tandoi e Patrizia Conte) darà particolare risalto al jazz al femminile, del resto presente in cartellone anche con Olivia Trummer e Naomi Berrill (oltre che la già citata Irene Grandi).
Dal 5 Ottobre al 30 novembre 2023
Il 26 ottobre al Teatro Torresino è la volta di Andrea Centazzo, percussionista, compositore, tra i pionieri della free music europea, ormai da trent’anni cittadino USA. Centazzo torna a Padova con una delle sue performance solistiche in cui opera al centro di un nutritissimo arsenale di percussioni, un formato che inaugurò nel corso degli anni 70 allorché comparve diverse volte nelle stagioni del Centro d’Arte. Uno di questi memorabili episodi, risalente al 1977, verrà presentato per l’occasione in anteprima nella forma di album, edito dall’etichetta Holidays: si tratta di un duo ad altissima temperatura con Evan Parker, padre fondatore dei nuovi linguaggi improvvisativi.
Franco D'Andrea
Parco della Musica
La recente opera discografica del pianista Franco D'Andrea è un altro percorso inedito nella sua galassia musicale. Questo stato di cose è ormai una consuetudine nel percorso artistico del musicista di Merano, lui non torna mai sui suoi passi, va sempre avanti, percorre di volta in volta itinerari inediti e riserva agli appassionati esperienze d'ascolto ricche di sorprese. Sketches of 20th Century è un progetto che il nostro coltivava da tempo e che nasce dalla sua grande passione per le musiche del '900 e certamente non soltanto per la musica jazz e per musicisti quali Armstrong, Monk ed Ellington.
Gabriela Martina
Self Production
Interprete e compositrice svizzera, Gabriela Martina, ha collezionato nel 2016, una recensione a quattro stelle per il suo album No white Shoes da parte della prestigiosa rivista americana DownBeat. A distanza di sette anni rieccola con un nuovo album pubblicato lo scorso 14 luglio.
Michele Sannelli & The Gonghers
Wow
Traguardo importante quello raggiunto dal vibrafonista Michele Sannelli con la pubblicazione, sul finire del 2022, del suo album d'esordio, Inner Tales, realizzato con la collaborazione del suo gruppo, i Gonghers, formato da Davide Sartori chitarra, Edoardo Maggioni tastiere, Stefano Zambon contrabbasso, Fabio Danusso batteria. Un sodalizio nato nel 2017 quale progetto della tesi di 2° livello accademico di Sannelli, musicista che avevamo ascoltato nell'album di Andrea Grumelli Red Project, potete leggere la recensione qui.
Igor
Legari
Folderol
22/30 aprile 2023
9 giorni di programmazione
93 appuntamenti di cui 49 concerti
234 musicisti
62 luoghi sparsi in tutta la città
Il Torino Jazz Festival 2023, che vede il ritorno di Stefano Zenni alla direzione artistica, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.
Il Festival, quest’anno all’undicesima edizione, si svolgerà dal 22 al 30 aprile e ha in programma oltre ai concerti ‘Main Events’ (in prevendita dal 6 marzo) e a quelli ‘Jazz Cl(h)ub’ (il cui cartellone definitivo sarà disponibile nei primi giorni di aprile) numerosi appuntamenti tra cui Jazz Talks (incontri, conferenze), Jazz Blitz, Jazz Meeting e Jazz Special.
Gaia Mattiuzzi
Aut
Di Gaia Mattiuzzi ho un ricordo che mi porta indietro nel tempo fino al 4 settembre del 2009 e al festival Altro Jeizz. Era il Cortile Pandolfi Art Pub di Pozzallo, teatro di un concerto jazz del duo, voce-batteria e percussioni, Gaia Mattiuzzi-Francesco Cusa, con il progetto Skynshout. Qui potete leggere la mia recensione completa di quel concerto per jazzitalia.net. Oggi riascolto la Mattiuzzi, con questo nuovo album, Inner Core, ............................
Gabriele Mitelli / John Edwards / Mark Sanders
We Insist!
Nuovo album per il trombettista Gabriele Mitelli che si cimenta anche al sax soprano, elettroniche e voce in questa sua recente produzione in compagnia di due musicisti inglesi: John Edwards al contrabbasso e Mark Sanders batteria e objects. Un album che come chiarisce l'esauriente libretto che lo accompagna.... “è una dedica al mondo dei volatili, alle creature del mondo e alle loro migrazioni”..... e infatti ben cinque dei nove brani che compongono la selezione dell'album si ispirano a storie di vari tipi di uccelli, anche queste raccontate nel libretto sopracitato.
Ivo Perelman / Matthew Shipp
Esp Disk
XXIV Edizione
3 marzo – 27 luglio 2023
Il festival Crossroads è una maratona musicale che attraversa tutta l’Emilia-Romagna: l’edizione 2023 si svolgerà dal 3 marzo al 27 luglio, con più di 60 concerti distribuiti in oltre venti comuni su tutto il territorio regionale. I continui spostamenti da una città all’altra e da uno stile musicale all’altro (con il jazz a fare da punto di riferimento) conferiscono al festival la sua forte identità: un grande viaggio fatto di scoperte musicali e geografiche.
Zoh Amba Trio
Franco D'Andrea / Dj Rocca
Parco della Musica
di Giuseppe Mavilla
Tradizione e innovazione è il connubio ricorrente sulla scena del jazz contemporaneo. Da una parte mantenere i legami con i canoni del jazz che ha fatto storia, dall'altra ricercare contaminazioni con altri generi musicali o aprirsi ad espressività che poco o nulla hanno a che fare con la musica afroamericana. Franco D'Andrea ha saputo interpretare al meglio questa filosofia, tra le sue opere sono tanti gli esempi delle capacità di questo straordinario pianista di rinnovare costantemente la sua proposta musicale non dimenticando mai la tradizione.
Live Concert Multisala MPX Padova 23.10.2022
di Giuseppe MavillaLa Fire Orchestra è tornata a Padova a poco meno di un anno dal concerto tenuto nel 2021 al Teatro Verdi, nato dalla collaborazione fra il Centro D'Arte degli studenti dell'Università di Padova e il Padova Jazz Festival ed inserito nell'edizione 2021 dello stesso Festival. Il ritorno in questo 2022, lo scorso 23 ottobre, è invece dovuto alla partecipazione del gruppo alla seconda parte della rassegna Opera Libera Centrodarte22 con cui l'università di Padova festeggia i suoi 800 anno di attività.
Il Padova Jazz Festival 2022 sarà un percorso a stile libero attraverso le innumerevoli possibilità estetiche del jazz: star internazionali (Dave Holland, Kenny Garrett) e nuovi talenti emergenti (Joey Alexander, Joel Ross), percorsi nel miglior jazz italiano (Enrico Rava con Danilo Rea, Dario Deidda e Roberto Gatto; Gegè Telesforo; Claudio Fasoli; Roberto Ottaviano; Ruggero Robin; Piero Principi) e nel sempre più rilevante jazz al femminile (Linda May Han Oh, Melissa Aldana, Rossana Casale, Silvia Bolognesi). La ventiquattresima edizione del festival si svolgerà dal 3 al 26 novembre: ogni settimana una tripletta di serate consecutive, caratterizzate da una forte coesione tra di loro. Di settimana in settimana, il festival cambierà inoltre residenza, toccando i principali palcoscenici cittadini (Teatro Verdi, Multisala MPX, Centro Culturale San Gaetano) e sedi inedite per la manifestazione (l’Aula Rostagni dell’Università degli Studi di Padova e l’Auditorium La Casa della Musica di Pianiga).
27 ottobre - 1 dicembre 2022
Bologna, Ferrara, Forlì
COMUNICATO STAMPA
Solo a Bologna! L’edizione 2022 del Bologna Jazz Festival brilla per le presenze in esclusiva nazionale del supergruppo jazz più atteso della stagione autunnale, il quartetto con Joshua Redman, Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade, e di Edu Lobo, padre fondatore della música popular brasileira. In un vasto calendario che abbraccia ben 36 giorni, dal 27 ottobre all’1 dicembre, e numerose location (raggiungendo anche i comuni dell’area metropolitana e le province di Ferrara e Forlì) troveranno spazio la Mingus Big Band e innumerevoli altri protagonisti di primo piano del jazz made in USA, una significativa rappresentanza del jazz nazionale e qualche proposta ‘esotica’.
Con un'anteprima di gran pregio, Elaine Mitchener alla Sala dei Giganti al Liviano, riprende stasera la seconda parte di Opera Libera Centrodarte22 che come la prima parte proporrà da oggi e fino al 30 novembre prossimo, appuntamenti di grande rilievo. Ecco di seguito il relativo comunicato stampa:
La musica proposta dal Centro d’Arte è sempre più specchio delle tendenze recenti e recentissime, in quanto frutto di un attento lavoro di scandaglio e di scoperta da parte di un gruppo di curatori che non si limitano a presentare esperienze già esistenti ma collaborano attivamente con i musicisti per creare e proporre nuove produzioni originali, in alternativa alle proposte ‘di giro’ per quanto interessanti e originali.
Ivo Perelman Quartet
Mahakala Music
Da un quartetto stellare di soli sax ad un quartetto altrettanto stellare, che comprende sax, pianoforte, contrabbasso e batteria. Il passo è breve per Ivo Perelman, il sassofonista brasiliano, newyorkese d'adozione, che ha pubblicato nel 2022 questi due album in contemporanea. Due modi diversi di interpretare il jazz ma che nella realtà, pur nelle configurazioni e identità diverse degli otto protagonisti, sono due album il cui fattore primario è la libertà espressiva. Del primo Div(o) ho già raccontato in questo blog e potete leggere la recensione qui, del secondo mi accingo a farlo adesso non senza aver prima rivelato che il quartetto di Magic Dust è formato da William Parker al contrabbasso, Christopher Parker al pianoforte, Chad Anderson alla batteria e dallo stesso Ivo Perelman al sax tenore.
Franco D’Andrea – pianoforte
Dj Rocca – elettronica
Franco D’Andrea meets Dj Rocca, un incontro tra due protagonisti assoluti della scena musicale italiana, due esploratori sonori alla ricerca di tutte le possibili connessioni tra jazz ed elettronica. Attratti da un’inaspettata sinergia, Franco D’Andrea e dj Rocca danno vita a un progetto che unisce passioni lontane, generazioni diverse e riferimenti culturali spesso distanti, grazie ad un’unica e condivisa curiosità verso gli infiniti linguaggi della musica.
(D)IVO Saxophone Quartet
Mahakala Music
Il sassofonista brasiliano Ivo Perelman si rivela artisticamente sempre più prolifico ed innovativo. Lo scorso anno ha pubblicato il notevolissimo Brass and Ivlory Tales una raccolta di nove cd, in duo, in ognuno dei quali incontra un pianista diverso. Da qualche mese è invece in circolazione un album in quartetto che lo vede affiancare altri tre grandi sassofonisti del jazz contemporaneo, con lui al tenore troviamo: Tony Malaby al soprano, Tim Berne al contralto e James Carter al baritono.